È morto all’età di 65 anni il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Soltanto lunedì 10 gennaio era stata diffusa la notizia del suo ricovero in Italia. Sassoli è stato il secondo presidente italiano del Parlamento europeo dopo Antonio Tajani da quando l’assemblea di Strasburgo viene eletta a suffragio universale. Il suo incarico sarebbe scaduto a giorni. Il suo impegno principale da parlamentare europeo e presidente del Pe, quasi un’ossessione, è stato quello di riavvicinare le istituzioni europee ai cittadini, cioè di costruire un legame, di dare dignità all’istituzione Credeva fortemente nell’allargamento del fronte progressista anche su basi nuove politiche, culturali e sociali.
Prima volto familiare del Tg1 e poi presidente del Parlamento europeo.
Quella di David Maria Sassoli è stata una vita divisa fra il giornalismo e politica. Nato nel capoluogo toscano il 30 maggio 1956, ha frequentato da giovane l’Agesci, Associazione guide e scout cattolici italiani. Fin da giovane a cominciato a lavorare per piccoli giornali e in agenzie di stampa prima di passare a Il Giorno e poi fare il grande salto in Rai. Fiorentino di nascita ma romano di adozione, era diventato un volto noto alle famiglie italiane soprattutto per la sua conduzione del Tg della rete ammiraglia della Rai, di cui è stato anche vicedirettore durante l’era di Gianni Riotta. Una carriera che si chiuse nel 2009, quando Sassoli decise di dedicarsi alla politica. Candidato come capolista del neonato Partito democratico nella circoscrizione Italia centrale, il presidente del Pe venne eletto la prima volta con oltre 400mila preferenze e, forte di questo successo, diventa subito il capo della delegazione del Pd al Parlamento europeo. Dopo un decennio passato fra i banchi di Bruxelles e Strasburgo, Sassoli – giunto alla sua terza legislatura – era uno degli eurodeputati più esperti. Nel 2014-2019 ricoprì la carica di vicepresidente per l’intero mandato, occupandosi soprattutto di trasporti (il cosiddetto terzo pacchetto ferroviario), politica euro-mediterranea e bilancio. Il 3 luglio del 2019, all’inizio del suo terzo mandato, venne eletto Presidente dell’assemblea. Nel suo discorso di apertura iniziale, Sassoli ribadì l’importanza di agire per contrastare il cambiamento climatico, la necessità di una politica più vicina ai cittadini e ai loro bisogni, soprattutto ai giovani, e l’urgenza di rafforzare la democrazia parlamentare e di promuovere i valori europei. Durante la situazione eccezionale e senza precedenti causata dalla pandemia di Covid-19, Sassoli si è impegnato affinché il Parlamento europeo rimanesse aperto e continuasse ad essere operativo, introducendo, già nel marzo 2020, dibattiti e votazioni a distanza, primo Parlamento al mondo a farlo.
Sposato e padre di due figli, tifoso della Fiorentina, Sassoli viveva a Roma ma appena possibile si spostava nella casa di Sutri, un delizioso paese medievale della Tuscia lungo la via Cassia, una trentina di chilometri a nord della capitale, per coltivare le sue passioni per il giardinaggio e le buone letture.
Con la scomparsa di David Sassoli, l’Abruzzo perde un amico che aveva trovato nella nostra terra la gioia familiare, l’Italia intera perde un uomo che aveva onorato il Paese nelle più alte istituzioni europee.
Le nostre sentite condoglianze ai figli e alla moglie, Alessandra Vittorini, abruzzese a lungo alla guida della Soprintendenza aquilana.