Le ragazze di Scanno probabilmente sognavano di andare al mare, ma regolarmente si ritrovavano quasi tutte a frequentare l’oratorio dell’asilo Buon Pastore, quando a noi maschietti, nati negli anni ’50/60, era vietato l’ingresso. A dire il vero c’era permesso d’entrare solamente per qualche recita, per il catechismo, o per le prove del coro. Anche le classi scolastiche erano divise e ben distinte in femminili e maschili; eccezionalmente se ne cominciava a vedere qualcuna mista solo perché il numero degli alunni era molto alto. Erano tempi in cui le ragazze forse studiavano più di noi ed erano considerate molto più brave: clamorose le sfide a scuola su cultura generale, puntualmente vinte da loro. Inoltre imparavano a pregare, a cucire, a lavorare il tombolo, a cucinare e avevano anche i lori giochi, tutti particolari. Infatti, soprattutto durante l’inverno, ogni pomeriggio di domenica, si riunivano presso l’oratorio dell’asilo per i loro momenti di svago che potevamo solo immaginare. Ma cosa facevano di tanto bello? Sicuramente parlavano di noi ragazzi, forse ballavano, scherzavano e qualche volta per sciocchezze si son prese pure per capelli. Le discussioni erano incentrate soprattutto su chi fosse più affascinante: Alain Delon o Giuliano Gemma, oppure Riccardo Fogli dei Pooh o Franco Gasparri dei fotoromanzi, con il desiderio di procurarsi una loro foto-poster da attaccare in cameretta. Non era facile entrare nel loro mondo, quando per noi esistevano solo Blek Macigno, Rivera e Mazzola e le figurine Panini, o al massimo RinTinTin, Lassie e Furia cavallo del West, ma pian pianino con l’arrivo della primavera e poi dell’estate tutto diventava più facile e le occasioni per incontrarsi all’aperto aumentavano grazie alle belle giornate. Se prima ci si scambiavano solo brevissimi sguardi innocenti all’uscita dall’oratorio o quando ci s’incontrava per la “ciambella”, durante le vacanze era tutto più facile in quanto ci si poteva intrattenere di più ai giardinetti o al lago.
E così cominciarono a nascere numerose comitive e diversi club, da cui poi scaturirono unioni più o meno ufficiali che avrebbero avuto una certa durata; per tutta la vita ma anche per una sola estate. Era comunque importante conoscersi meglio, scambiarsi opinioni soprattutto sul modo di fare degli adulti ed anche sui nostri coetanei. Ma poi arrivavano anche le ragazze forestiere in villeggiatura e su queste si scatenavano tanti di quei litigi fino a generare vere e proprie inimicizie molto gravi, da scontare in tempi piuttosto lunghi. Come dire: “dove hai passato l’estate adesso ci passi pure l’inverno”! E comunque non è che loro non disdegnassero magari la presenza di altri ragazzi venuti da Sulmona o dagli altri paesi vicini, ma non era la stessa cosa, convinte del fatto che ogni decisione spettasse a loro e solo a loro.
Bando alle chiacchiere, meno male che esisteva il cinema Aurora, il “commito”, San Lorenzo, qualche volta in discoteca e le serate danzanti con la musica dei Monelli o dei Watt 70; occasioni certamente da non perdere per stare insieme, tra cui le scorribande a Villalago con la scusa di andare a giocare a pallone. E si!…proprio il pallone dava il via a tante di quelle stupide discussioni che non finivano mai correlate da quelle immancabili bugie per giustificare ogni ritardo agli appuntamenti. Queste riflessioni testimoniavano quanto fosse infantile ma altrettanto passionale ogni atteggiamento ad ogni risposta; perfino lo scherzo era una cosa seria. E si litigava per niente, la “cotta” era passeggera e si cambiava dalla mattina alla sera. A noi dava un po’ fastidio mentre a loro sembrava non gli importasse granché. Pretendevano sicuramente rispetto e guardavano molto più avanti pensando già ad una nuova famiglia. Spesso si finiva per fare pace tenendosi teneramente per mano, o anche si restava amici/nemici per sempre.
La vita in paese era la solita vita di paese: chiusa e bigotta, piena d’invidia ma laboriosa quanto superficiale; sia sulle problematiche sociali che su quelle personali. Era quindi necessario darsi una mossa, fare qualcosa per cambiare e il ’68 era già lì quando la protesta studentesca cominciò a far sentire con forza le sue ragioni improntate principalmente sulla libertà. Le donne, soprattutto, finalmente vennero allo scoperto e furono loro a segnare il vero cambiamento con la loro massiccia partecipazione, con il loro impegno e la loro indiscussa intelligenza. Ma, al di là di tutto questo…che belle le ragazze di Scanno!
L’episodio è tratto dalla raccolta “Pagine di gioventù”(1959-1979) di Pelino Quaglione