Aumento della spesa militare ma condizionato alla tutela della pace, dell’ambiente e della coesione sociale

Comunicato: Oggetto di ampia discussione è la proposta di incrementare le spese di difesa. Non aiutano a scegliere con lucidità le tensioni dovute alle difficoltà economiche e politiche interne e il profondo disorientamento dovuto al drammatico scenario internazionale.  Non è in discussione la condanna di ogni iniziativa bellica e si prendono le distanze da ogni politica costruita sulla forza. Il problema, tuttavia, esiste e non può essere ignorato. Di più, è un problema comune, che deve essere affrontato puntando sulla coesione e sulla cooperazione tra Paesi vicini, per tradizione e intenti. A poco valgono iniziative individuali nella ricerca di equilibri stabili e duraturi.

Purtroppo, la garanzia della sicurezza dei Popoli impone che tutte le Organizzazioni degli Stati siano dotate di strumenti di difesa che inducano, anche psicologicamente, a comprendere che esiste un limite alla follia, che vi è consapevolezza che la Pace in casi estremi può costruirsi anche attraverso azioni di forza.

Da sempre Meritocrazia Italia invoca il dialogo e sollecita al ripristino di quella coesione sociale che dovrebbe fondare l’Europa dei Popoli. Oggi si avverte pressante l’esigenza di aprire una fase di vera unione, che veda uniti i popoli non solo nel potenziamento degli investimenti sugli armamenti ma altresì in quelli sul clima, sulla transizione energetica, sulla sicurezza sociale e sulle altre note priorità che richiedono urgente impiego di risorse. Soluzioni comuni, per problemi comuni.

In tale prospettiva si propone una tempestiva attivazione di programmazione complessiva a livello europeo, che, in uno alle politiche di potenziamento degli armamenti, assuma decisioni in ordine alla implementazione delle spese su clima, transizione energetica e scambi commerciali e sulle politiche di coesione sociale.

Meritocrazia Italia

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