Aree interne, 500 milioni per infrastrutture e servizi sociali

È stato pubblicato l’avviso pubblico che mette a disposizione 500 milioni di euro per potenziare i servizi e le infrastrutture sociali di comunità nelle aree interne. L’intervento è inserito all’interno della Missione 5, Investimento 1 del PNRR ed è rivolto a promuovere soluzioni a problemi di disagio e fragilità sociale, aumentando il numero di destinatari dei servizi, la qualità dell’offerta o facilitando il collegamento e l’accessibilità ai territori in cui si trovano gli stessi servizi. L’obiettivo è di fornire servizi sociali ad almeno 2 milioni di cittadini residenti nelle aree interne, dei quali almeno 900.000 nelle regioni meridionali, alle quali è riservata una quota minima del 40% dell’investimento complessivo.

Quali interventi possono essere finanziati?
Le proposte possono riguardare: 1) lavori pubblici, 2) forniture di beni e/o servizi, 3) lavori pubblici e forniture di beni e/o servizi. I settori individuati per gli interventi sono: infrastrutture di trasporto (stradali o trasporto urbano); opere e infrastrutture sociali (scolastiche; abitative; beni culturali; sport, spettacolo e tempo libero; sanitarie; di culto; di difesa; direzionali e amministrative; di pubblica sicurezza; cimiteri, arredo urbano, illuminazione pubblica e altre); servizi per la pubblica amministrazione e per la collettività (azioni innovatrici; servizi essenziali per la popolazione rurale; assistenza sociale e altri servizi). Per essere considerati ammissibili, gli interventi di lavori devono presentare almeno un livello di progetto di fattibilità tecnica ed economica (anche in forma di fattibilità delle alternative progettuali) approvato dall’organo dell’ente competente; inoltre, gli edifici o le infrastrutture interessate devono essere di proprietà pubblica.

Esistono interventi prioritari?
Sì. Sulla base delle priorità individuate nel PNRR, sono stati individuati alcuni ambiti di intervento nell’attribuzione dei punteggi per la graduatoria. Si tratta di: servizi di assistenza domiciliare per gli anziani e relative infrastrutture; infermiere e ostetriche di comunità e relative infrastrutture; rafforzamento dei piccoli ospedali; infrastrutture per l’elisoccorso; rafforzamento dei centri per disabili; centri di consulenza, servizi culturali, servizi sportivi; accoglienza dei migranti e relative infrastrutture. A questi, si aggiunge un’ apposito criterio per gli interventi rivolti all’accoglienza di profughi in fuga dalle guerre.

Chi può presentare le proposte?
Possono partecipare al bando i seguenti soggetti:
1) i Comuni delle aree interne, individuati come intermedi, periferici o ultraperiferici all’interno della mappatura 2021-2027);
2) enti pubblici del settore sanitario, le cui attività ricadano nel territorio dei medesimi Comuni delle aree interne;
3) altri soggetti pubblici, la cui proposta progettuale preveda attività che si svolgano nel territorio dei suddetti Comuni.
I soggetti individuati possono inviare le proprie proposte anche in forma associata.

Come e quando bisogna presentare la domanda?
Le domande di partecipazione al bando possono essere presentate dalle ore 9.00 dell’11 aprile 2022 fino alle ore 14.00 del 16 maggio 2022.
I proponenti dovranno trasmettere le proprie domande esclusivamente attraverso la piattaforma telematica raggiungibile all’indirizzo internet https://www.agenziacoesione.gov.it/bandi-agenzia/. Inoltre, i soggetti interessati devono anche inviare all’indirizzo PEC infrastrutture.sociali@pec.agenziacoesione.gov.it, nello stesso periodo indicato, le dichiarazioni rese dal legale rappresentante, utilizzando il format messo a disposizione.

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