“Ju Catenacce” – Il matrimonio rituale di Scanno è stato descritto da pittori, fotografi, studiosi, scrittori.
Il primo a scriverne fu Romualdo Parente di Scanno che, nel 1765, descrisse con dovizia di particolari le nozze di due giovani scannesi nel poema in dialetto “Zu matremuónie a z’euse” (trad. “Il matrimonio secondo l’uso”). Il piccolo poema parte dal fidanzamento, per poi raccontare la serenata, la preparazione delle nozze, e molti altri rituali, fino ai canti notturni durante la prima notte di nozze.
La particolarità della foto è il palazzo sullo sfondo che, forse, oggi non esiste più o modificato nel corso degli anni.