I vertici della società Strada dei Parchi, concessionaria delle autostrade laziali e abruzzesi A24 e A25, nei giorni scorsi hanno inviato una lettera ufficiale al governo nazionale per la cessazione anticipata del contratto di gestione stipulato nel 2000 dopo la fine della gestione pubblica di Anas e in scadenza nel 2030 con la richiesta di indennizzo di 2,4 miliardi di euro.
Sempre stando alle fonti interne del gruppo industriale abruzzese Toto che dà lavoro a circa 1.700 persone (di cui circa 400 in Strada dei Parchi), la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la recente bocciatura da parte del Cipess, dell’ultima bozza del Piano economico e finanziario, non rinnovato dal 2013.
“C’era necessità di uscire da uno stallo, denunciato più volte nel corso di questi anni – fanno sapere da Sdp – su questioni importanti che richiamano responsabilità e obblighi precisi, prima tra tutti la messa in sicurezza sismica di ponti di viadotti, l’incolumità degli automobilisti alla luce delle giornaliere invasioni della fauna selvatica in autostrada e la questione delle tariffe”. “In questo mondo – concludono – non si può pianificare la gestione di un’infrastruttura così importante e così complessa” .
La società Strada dei Parchi aveva già ricevuto nei mesi scorsi dal Governo una istanza, peraltro non ufficiale, di revoca anticipata della concessione in un quadro complessivo di indirizzo teso a tornare alla gestione pubblica delle autostrade nazionali.