Il Premio assume oggi una preziosa valenza: ricordare chi è recentemente scomparso, come Giulio Petronio, di Castel del Monte e Gregorio Rotolo, di Scanno, entrambi amici da tempo.
“Giulio Petronio è stato uno dei grandi pastori d‘Abruzzo, gestiva da decenni la sua azienda agricola in modo biologico. Con 2300 pecore produceva pecorino e carne, con gli animali fatti pascolare sotto Castel del Monte fino a Campo Imperatore. Era sposato, uno dei suoi due figli lavora nella fattoria. Giulio è morto a Milano nel febbraio 2022 dopo un‘operazione al cuore. Suo figlio continua a gestire la fattoria. Rappresentava tutto ciò che c‘era di buono nella pastorizia e nel lavoro rurale. I suoi prodotti sono molto apprezzati, la sua conoscenza delle tradizioni secolari ha plasmato le sue attività nell’epoca moderna. Era saggio e istruito, un conservatore e un esperto culturale e ci mancherà”.
“Gregorio Rotolo era un combattente appassionato per i diritti dei pastori e per una gestione naturale dei pascoli. La sua famiglia è una delle vecchie famiglie del luogo. A continuare l’attività ci sono i suoi nipoti, guidati da Dino Silla. Il suo formaggio, ‘il Gregoriano’, è diventato un nome familiare, non solo in Abruzzo. Era un gigante di uomo, forte come un orso, con un cuore grande e disponibile.