La manifestazione estiva intitolata “Ju Catenacce” (Il Catenaccio) è uno degli eventi rievocativi più attrattivi di Scanno.
L’evento, che ha avuto luogo, ieri sera 14 agosto, tra ali di folla, ricostruisce, con rigore filologico, il rito matrimoniale di passaggio del Corteo nuziale scannese ed è stato descritto minuziosamente (novità assoluta) dal presidente della Foce prof. Pasquale Caranfa.
L’abito femminile scannese, indossato con orgoglio da undici ragazze accompagnate da altrettanti “cavalieri”, tra cui il sindaco Giovanni Mastrogiovanni, ha destato grande meraviglia in tutti i presenti che hanno seguito lo svolgersi del Corteo dall’inizio alla fine in “Piazza vecchia”, dove è stato distribuito il tradizionale “Cumplemènte” (Confetti e mostaccioli) a tutti gli spettatori, oltre a un volumetto, edito per l’occasione, con la descrizione dell’evento e dell’abito scannese.
Il Corteo è stato l’occasione d’incontro per molti viaggiatori e turisti ed ha favorito anche l’afflusso di studiosi di tradizioni popolari e di numerosi fotografi, dilettanti e professionisti.
Quest’anno il Comune di Scanno, avvalendosi della collaborazione delle diverse associazioni, che hanno fra gli scopi la tutela e la promozione dell’abito tradizionale, ha proposto un’edizione tutta nuova di particolare rilevanza culturale, arricchita, come detto sopra, durante lo svolgimento, dalla descrizione delle usanze matrimoniali, la descrizione delle complesse lavorazioni per la creazione dell’abito e del “Cappellitte”, originalissimo copricapo a foggia di turbante.
L’evento, dunque, ben riuscito, oltre la sfilata, la mostra dell’abito e dei gioielli, è da sempre l’occasione per il rinnovo dei voti matrimoniali e la circostanza d’incontri che rinsaldano la comunità e favoriscono lo scambio con le comunità vicine. È una festa secolare con un forte carattere identitario, tant’è che l’Abito viene considerato un simbolo della nostra regione Abruzzo, da essere oggetto di una proposta di riconoscimento quale patrimonio Unesco.