Abitazioni in affitto; 6,2 milioni per le famiglie con basso reddito

Comunicato stampa. La Giunta regionale dell’Abruzzo, su proposta dell’assessore al Bilancio Guido Liris, ha approvato una variazione di bilancio stanziando 6,2 milioni di euro per il sostegno alle famiglie con basso reddito che vivono in case in affitto. Per questo, la Regione con propria nota ha esortato gli enti locali ad avviare la procedura di pubblicazione del bando per l’individuazione dei beneficiari in tempo utile ad assicurare la trasmissione delle consequenziali richieste di contributo.

“Grazie anche al solerte lavoro degli uffici”, commenta l’assessore, “la liquidazione del contributo spettante a ogni Comune avverrà in anticipo rispetto agli anni precedenti. Si tratta di un intervento ad alto impatto sociale, considerando pure i drammatici rincari che stanno incidendo in modo dirompente sul costo delle bollette. Il contributo per alleggerire il costo che molti devono sostenere per i canoni di locazione, può alleviare il peso delle spese che, con l’inverno, sono destinate ad aumentare”. I requisiti minimi per accedere ai contributi integrativi per il pagamento dei canoni di locazione sono la cittadinanza in uno Stato appartenente all’Unione Europea, la cittadinanza di uno Stato non Ue purché in possesso di titolo di soggiorno valido, residenza nel comune in un alloggio condotto in locazione come abitazione principale ed essere titolare di un contratto di locazione, regolarmente registrato che non rientri nelle categorie catastali A1, A8, A9. Sono naturalmente esclusi dai contributi i soggetti assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica o che possiedano un patrimonio mobiliare superiore a 25.000 euro come risulta dall’attestazione Isee.

I limiti di reddito sono i seguenti: reddito annuo imponibile complessivo del nucleo familiare (Ise), rapportato ai mesi di pagamento del canone, non superiore a due pensioni minime Inps anno 2021 equivalenti a 13.405,08 euro rispetto al quale l’incidenza del canone sul reddito non sia inferiore al 14% e il contributo erogabile non può, in ogni caso, essere superiore a € 3.100,00; reddito annuo convenzionale complessivo (Isee) non superiore a 15.853,63 euro. Nel caso di reddito “zero” o inferiore al canone di locazione, il Comune dovrà richiedere, in sede di accettazione dell’istanza, una certificazione dei Servizi Sociali attestante l’assistenza economica fornita da parte delle medesime strutture del comune o, in alternativa, un’autocertificazione attestante la fonte di sostentamento (con l’indicazione dei dati anagrafici e copia del documento di chi fornisce il sostegno economico).

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