Anche quest’anno, ieri 25 novembre, si è celebrata la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Il tema, tristemente ancora molto attuale, riempie le pagine di cronaca e non conosce distinzioni di età, ceto sociale o paese di origine. Dall’inizio dell’anno in corso, ci sono state in Italia 104 donne uccise e sono migliaia quelle picchiate e maltrattate. Una situazione sempre più preoccupante poiché sono ancora molto poche le donne che hanno il coraggio di denunciare le violenze subite.
Questa ricorrenza fu istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999 per combattere un fenomeno di cui ancora oggi molte donne sono vittime, fuori casa così come tra le mura domestiche, in Italia e in tutto il mondo. Da allora l’ONU invita Governi, ONG e organizzazioni internazionali a proporre attività e iniziative per la sensibilizzare l’opinione pubblica. La nostra Scanno ne fa continuamente memoria con la panchina rossa posta in piazza Santa Maria della Valle.
La data del 25 novembre fu individuata dall’ONU in onore delle tre sorelle Mirabal, Patria, Minerva e Marìa Teresa, militanti politiche che combatterono a fianco del Movimento 14 Giugno contro il regime del dittatore dominicano Rafael Leonida Trujillo e che nel 1960 furono brutalmente assassinate. La loro morte e il loro sacrificio furono la scintilla che diede inizio ad una ribellione che si concluse in seguito con la morte del dittatore Trujillo.
Per tutte le donne del mondo siamo dunque tutti chiamati a impegnarci quotidianamente affinché questo fenomeno diventi solo un brutto ricordo.