Ci sono tanti modi per festeggiare il Natale ma sicuramente il migliore è quello di stare in famiglia. Ricordo ancora quando da piccolina ero solita, la mattina del 25 e prima del fatidico pranzo, uscire per recarmi a fare “il giro delle case” per dare gli auguri ai miei familiari e parenti. Ricordo ancora l’odore che ogni portone emanava: era il delizioso profumo delle “lasagne con le braciole”, pronte per essere servite per il pranzo. Il giro era quello della “ciambella” nel centro storico: dalla nonna alla zia, dalla comare al compare, e altri parenti acquisiti. Era bello scambiarsi i saluti e strappare un racconto a ognuno di loro.
Con l’avvento della tecnologia, tutto questo è andato a scomparire. Le nuove applicazioni hanno infatti generato cambiamenti sostanziali negli stili di vita e nel modo di relazionarsi, non più faccia a faccia ma attraverso stringati messaggini; si parla sempre meno. In sintesi, si è ridotto di molto il contatto umano e con esso abbiamo perso tradizioni e sapori ma soprattutto la bellezza dell’incontro e dello stare insieme.
Era molto emozionante, durante il periodo natalizio, ricevere soprattutto da parte dei parenti americani, vivaci e colorati biglietti di auguri con annesse foto di gruppo che raccontavano il loro vivere oltreoceano. L’avvento del computer, e quindi internet, ha rivoluzionato anche questo modo di comunicare rendendo ogni rapporto più sterile e scontato.
Molte di quelle case in cui andavo, adesso purtroppo, sono chiuse e silenziose. Ma non scorderò mai il calore del focolare, i piccoli semplici presepi e quell’atmosfera particolare che solo il Natale sa dare.
Giulia Di Bartolo