Il punto di fine mese: “Alla ricerca dell’umiltà perduta”
In attesa della tornata elettorale per il rinnovo dell’Amministrazione comunale di Scanno, prevista per giugno, si va avanti in ordine sparso e con affanno, la situazione si fa sempre più difficile e le prospettive sono sempre meno chiare. E gennaio, primo mese 2023, termina oggi con la festa di San Giovanni Bosco, giorno in cui il nostro indimenticato parroco don Carmelo Rotolo festeggiava il suo compleanno.
Dai primi segnali che arrivano dai politici nostrani; discorsi ad ampio raggio con invito alla collaborazione, messaggi moderni e spigliati dai più avanzati mezzi d’informazione e il consueto ritornello ad adoperarsi per il bene di Scanno, non si notano novità rilevanti che possano in qualche modo ridare speranza a una comunità alquanto frastornata che pensa più al passato che al presente e al futuro. La cosiddetta “emergenza” economica locale viene vissuta ormai con tranquilla assuefazione e forse con un pizzico di familiarità; la verità è che si va avanti solo con ciò che abbiamo ereditato poiché non siamo stati in grado di creare una buona classe dirigente. Il vero cambiamento non si acquisisce con un mero e perentorio schiocco di dita ma va costruito giorno dopo giorno con sacrificio e impegno guardando con massima attenzione alla salvaguardia dell’Ambiente, alla Cultura e soprattutto ai Servizi che non devono assolutamente mancare affinché la gente non si trasferisca altrove.
Ci vorrebbe più programmazione e anche calma nel fare le cose; meno frenesia, meno fretta, meno astio, meno rancore, meno polemiche, meno…, ecc. Il “meno”, questo grande sconosciuto dei nostri tempi. Il “meno” che può diventare il nostro vero, grande alleato per una definitiva svolta in fatto di collaborazione e amministrazione. In senso buono si può affermare che il carattere dello scannese è un carattere fondamentalmente tranquillo. Non c’è traccia, nel tempo, di grandi rivoluzioni se si esclude una clamorosa occupazione della sala consigliare del Comune nel 1965 o giù di lì per rivendicare un campo di calcio e una protesta con corteo e tanto di cartelli per aggiudicarsi una tappa del giro d’Italia di ciclismo; quando si dice che lo sport unisce a discapito di chi fa politica tanto per sport. Facile asserire che è tutta colpa di quell’uno o di quel l’altro o diversamente dei giovani che non hanno più ideali o che non c’è lavoro; chi può, chi ha una qualche anche minima esperienza e buona volontà, si sbrighi a dare una mano con umiltà e chiarezza su basi concrete per non spegnere definitivamente la speranza.
P.S.: Umiltà: Virtù per la quale l’uomo riconosce i propri limiti, rifuggendo da ogni forma d’orgoglio, di superbia, di emulazione o sopraffazione.
A.Daltasso
N.B.: Questa nuova rubrica è aperta a tutti e prende in considerazione, ogni fine mese, i fatti, la Cultura, la politica, l’ambiente, le tradizioni, ecc. del periodo. Pertanto, il secondo appuntamento è per il 28 febbraio, chi volesse partecipare può inviare il suo contributo al nostro indirizzo di posta elettronica redazione@lafocediscanno.com