L’8 marzo di ogni anno si ricordano le conquiste sociali, economiche e politiche, nonché le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in ogni parte del mondo. Questa importante giornata, è conosciuta formalmente come “Giornata internazionale della Donna”, la cui storia inizialmente si è fatta risalire agli inizi del Novecento, a seguito di una tragedia accaduta nel 1908, che avrebbe avuto come protagoniste le operaie dell’industria tessile “Cotton” di New York, le quali morirono nel rogo dell’opificio dove lavoravano.
Un paio di anni dopo, durante la seconda Conferenza internazionale delle donne socialiste che si svolse a Copenaghen il 26 e 27 agosto 1910, si decise di seguire l’iniziativa americana istituendo una giornata internazionale dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne. Sette anni dopo, a San Pietroburgo (l’8 marzo 1917), le donne manifestarono per chiedere la fine della guerra. In seguito, per ricordare questo evento, durante la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste che si svolse a Mosca nel 1921 fu stabilito che l’8 marzo fosse la Giornata internazionale dell’operaia. In Italia la prima giornata della donna si è svolta nel 1922. Ad oggi la “Festa della Donna” mira a ottenere l’effettiva parità di opportunità tra donne e uomini nello sviluppo economico, l’eliminazione di tutte le forme di violenza nei confronti di donne e ragazze, diritti fondamentali ribaditi nell’Obiettivo 5 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.