Un giorno, il 21 aprile, dal forte richiamo internazionale riconosciuto dalle Nazioni Unite e che si celebra, dal 2017, di ogni anno. Sei giorni dopo la nascita di Leonardo Da Vinci e un giorno prima della Giornata Internazionale della Madre Terra.
Dalla preistoria a oggi l’uomo è stato artefice di numerosissime innovazioni. La logica del processo che ha generato tutte le mutazioni è stata sempre la stessa: la necessità. Ovvero quella miccia che fa accendere la lampadina della genialità. Possiamo quindi dire che creatività e innovazione sono due azioni consequenziali: la creatività è quell’elemento essenziale per produrre un cambiamento rispetto all’assetto attuale delle cose e in tal modo genera innovazione.
Partendo da questo assunto, in un contesto socio-economico, come quello che viviamo oggi, il cambiamento avviene con velocità sempre crescenti. Il fattore di successo risiede non solo nella capacità di adattamento, ma soprattutto di previsione. Ecco quindi che la creatività e l’innovazione occupano uno spazio rilevante nella contemporaneità configurandosi come risorse strategiche imprescindibili. Soprattutto nel contesto lavorativo.
Sfidare le consuetudini, spingersi in territori inesplorati, sfruttare l’empatia per creare connessioni nuove e la curiosità per aprire la mente a nuove possibilità: questo è l’invito che ci lancia l’ONU. Celebrare la creatività e l’innovazione per mettere a punto un progetto per lo sviluppo sostenibile con ben 17 obiettivi da raggiungere entro il 2030, obiettivi “globali” che ruotano attorno alle cosiddette 5 P: Persone, Pianeta, Pace, Prosperità, Partnership e che riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità.