La Repubblica italiana nacque il 2 giugno 1946: il referendum popolare indetto per scegliere la forma istituzionale dello Stato e per eleggere i rappresentanti dell’Assemblea Costituente segnò l’inizio della vita dell’Italia Repubblicana.
In occasione del 77° anniversario della Festa della Repubblica, sono previste cerimonie istituzionali e iniziative per celebrare l’inizio dell’Italia Repubblicana. Il Presidente della Repubblica, alla presenza delle più alte cariche Istituzionali, rende omaggio all’Altare della Patria in piazza Venezia, con la deposizione di una corona d’alloro con nastro tricolore. Contestualmente, è previsto il sorvolo delle Frecce Tricolori sui cieli di Roma e, a seguire, la Rivista Militare ai Fori Imperiali, la tradizionale parata nata nel 1948.
Negli anni ’70 si diffuse una cultura antimilitarista, critica della sfilata dei reparti armati. Il terremoto in Friuli del 6 maggio 1976 fu colto come occasione per sospendere la parata in segno di lutto: non si svolgerà più per diversi anni. Intanto, nel calendario civile, riformato nel 1977, vennero eliminate diverse festività e il 2 giugno prese a celebrarsi la prima domenica del mese. Si era ritenuto che la Repubblica potesse rinunciare alla memoria del suo atto di nascita e alla forza dei suoi simboli. Fu il presidente Carlo Azeglio Ciampi, che intendeva diffondere tra i cittadini sentimenti di patriottismo costituzionale-repubblicano, a sollecitare una legge, nel novembre 2000, per ripristinare la festività nella data originale. Lui stesso ne spiegò l’intento: «Richiamare i simboli più significativi della nostra identità di Nazione, dal tricolore all’inno di Mameli, rievocando in tal modo il nesso ideale che lega il Risorgimento alla Resistenza, alla Repubblica e ai valori sanciti nella sua carta costituzionale». Il rito assumeva una nuova coloritura. Ritornava la parata militare, con qualche tono marziale in meno e con diverse sottolineature di riconoscenza sia ai reparti impegnati in operazioni di pace sia per le donne e gli uomini della Protezione civile.