In origine l’abbigliamento era uniforme perché il mondo non era differenziato: una pelle d’animale serviva per tutte le situazioni e tutte le circostanze. La metamorfosi comincia quando il valore protettivo delle vesti cede il posto a quello simbolico, per cui ogni variazione delle vesti del corpo rinvia a una variazione del mondo. Si assiste così alla trasformazione dell’ordine vestimentario in un sistema rigoroso di segni, che sanciscono quella gerarchia sociale che il corpo nudo non potrebbe esprimere. (Umberto Galimberti – Quando l’abito diventa simbolo)
Dopo il corteo nuziale, “ju catenacce”, svoltosi in serata per le vie del borgo di Scanno con finale in piazza vecchia, lunedì scorso, 14 agosto, Pasquale Caranfa, presidente della nostra associazione La Foce, ci ha regalato una serata istruttiva di come l’abito delle donne di Scanno è mutato nel tempo. Una serata con temi, foto e video interessantissimi al cospetto di una sala piena di gente particolarmente attenta a ogni passaggio. Tutto molto autentico pensato e presentato con grande passione e amore da parte di Caranfa, a lungo applaudito, che non finiremo mai di ringraziare per tutto quello che fa in ambito Culturale e delle Tradizioni, al fine di mantenere sempre alto il valore delle nostre radici.
Foto: Enzo Gentile