L’associazione culturale La Foce e il Comune di Scanno, ieri 29 dicembre, hanno inaugurato la scritta dalle origini profane per restituire alla facciata dello storico edificio il suo autentico volto. La svelatura è stata preceduta, con inizio alle 11, da una interessante presentazione tenuta dal prof. Pasquale Caranfa, inerente la storia della chiesa e dell’epigrafe. Sono intervenuti il sindaco Giovanni Mastrogiovanni e il parroco don Luigi Ferrari. Presente anche il vice sindaco Giuseppe Marone. Un ringraziamento particolare va a Piercarlo Gentile, ad Armando Tarullo e a Emanuele Nocente, che hanno eseguito il delicato “reimpianto” delle lettere sotto la grande finestra.
Dopo circa un secolo torna quindi al suo posto la scritta latina “Memento mori” (“Ricordati che devi morire”) sulla facciata dell’ex chiesa delle “Anime Sante del purgatorio”, sconsacrata dal 1908, e diventata 22 anni fa auditorium “Guido Calogero”: uno spazio culturale polifunzionale intitolato al filosofo antifascista che nel 1943 fu mandato al confino a Scanno, dopo esser stato sospeso dall’insegnamento con privazione dello stipendio e arrestato dalla polizia fascista a Bari. Nel 2001 fu l’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi a togliere il velo dalla targa che dedicava l’auditorium al suo maestro e compagno di Resistenza. Dopo l’armistizio, infatti, Ciampi si rifugiò nel paesino montano d’Abruzzo e rivide così Calogero, suo insegnante di Filosofia all’università Normale di Pisa.