Cosa leggono gli italiani? Quali generi prediligono? Preferiscono la carta o il digitale? Quanti libri comprano? Sono domande che trovano delle risposte nei dati pubblicati dall’Associazione italiana editori. Secondo la ricerca il mercato del libro nel 2023 registra una sostanziale tenuta: le vendite sono state pari a 1,697 miliardi di euro a prezzo di copertina, mentre le copie sono state 111,85 milioni.
Secondo il report gli italiani hanno speso l’8,8 per cento in più rispetto al 2022, ma hanno comprato meno copie, circa lo 0,7 per cento in meno, dovuto probabilmente all’aumento del prezzo di copertina che nel 2023 si è assestato in media a 15,17 euro. I dati più interessanti arrivano però dalla classifica “Top 10” dei titoli del 2023 che vedono una grande rivalsa della narrativa italiana: infatti 7 libri su 10 sono italiani. Libri che, nell’anno appena chiuso, si sono fatti spazio tra quasi 69 mila titoli pubblicati.
Il podio vede l’autobiografia del principe Harry, Spare – Il minore, in cui Harry racconta la sua storia. Sul secondo gradino del podio c’è La portalettere di Federica Giannone. La storia della protagonista Anna, del suo gesto rivoluzionario di partecipare al concorso per portalettere in un paesino del Salento, romanzo in classifica per mesi. La medaglia di bronzo appartiene di nuovo alla narrativa straniera: Dammi mille baci di Tillie Cole. Il romanzo rosa è un inno all’amore e all’amicizia – che durano per sempre, oltre il tempo e oltre il destino- e alle difficoltà che si incontrano sulla strada mentre si cresce.
Un gradino sotto il podio si trova Tre ciotole di Michela Murgia. Il sottotitolo “Rituali per un anno di crisi” riassume molto bene la trama di questo romanzo di storie separate, incentrato sulla forza che l’essere umano dimostra di avere quando, dopo una “crisi”, deve trovare dei modi – nuovi e propri – per poter sopravvivere. Poi Il mondo al contrario di Roberto Vannacci. Il saggio provocatorio e auto pubblicato del generale Vannacci analizza temi attuali e quotidiani che non possono fare a meno che essere divisivi..
Al sesto posto: La vita intima di Niccolò Ammaniti, romanzo che si immerge nell’ardua impresa di esplorare la mente di una donna, la protagonista Maria Cristina Palma, bella, ricca e famosa, e custode di un segreto del passato che tornerà a bussare alla sua porta e rivelerà tutta la sua vita intima, fatta anche di paure, ossessioni e desideri inconfessabili. Poi Come d’aria di Ada D’Adamo, vincitrice postuma del Premio Strega. Il breve romanzo autobiografico racconta con forza e verità la storia di due donne, madre e figlia, Daria e Ada, che affrontano le fatiche e le gioie quotidiane di una figlia disabile e una madre che scopre una nuova malattia, punto di partenza della narrazione.
Le armi della luce di Ken Follett, occupa l’ottavo posto. Ambientato nei primi decenni dell’800, il romanzo storico mette in mostra uno dei momenti di massimo cambiamento della storia e i protagonisti di questa vicenda – ognuno a modo proprio – saranno i rappresentanti dello scontro tra il progresso e la tradizione. Scendendo ancora si trova Tutto è qui per te di Fabio Volo, un romanzo d’amore sincero e diretto, che cattura le contraddizioni dei rapporti umani e che pone l’accento sulla voglia di mettersi in gioco, sulle possibilità dei nuovi inizi e sul valore che anche la solitudine può avere. Al decimo e ultimo posto si trova Quando eravamo padroni del mondo di Aldo Cazzullo. Al centro della narrazione vive l’impero romano, come padre di tutti gli altri imperi, fino a quelli più contemporanei, che ha dato i nomi alle cose, ha dettato regole tutt’ora in vigore e ha ispirato artisti di ogni sorta. Tramite una narrazione ricca di aneddoti e dettagli si ricostruisce il mito di Roma, i suoi personaggi, le idee e i segni.