Quindici anni dal sisma 2009. Messa e fiaccolata per le 309 vittime.
Un fascio di luce, acceso nel cortile centrale di Palazzo di città, ha illuminato la notte del ricordo nel 15/o anniversario del terremoto che il 6 aprile 2009 provocò 309 vittime, sconvolgendo la vita del capoluogo abruzzese e di altri 55 comuni in Abruzzo.
Una notte che anche stavolta ha segnato un momento di riflessione e raccoglimento con la fiaccolata che ha attraversato la città, toccando i luoghi più segnati della scossa, registrata alle 3.32. Un appuntamento che negli anni è cambiato ed ha evoluto la sua forma, senza mai cessare di rappresentare un momento di riflessione, di condivisione e segno di rinascita per una comunità che guarda al futuro senza lasciare dietro il passato. A rappresentare il futuro due giovani aquilani entrambi nati nel 2009 e iscritti al Conservatorio cittadino, chiamati ad accendere il braciere al Parco della Memoria al termine del percorso a piedi, partito da via XX Settembre, nei pressi del Tribunale. A seguire la lettura dei nomi delle 309 vittime, quindi la Santa Messa in ricordo dei defunti del terremoto celebrata dall’arcivescovo metropolita della città dell’Aquila Giuseppe Petrocchi, nella basilica delle Anime Sante. Infine, alle 3.32, i simbolici rintocchi.
Oltre alla fiaccolata e alla celebrazione religiosa in calendario una serie di appuntamenti, molti dei quali promossi a seguito dell’avviso pubblico del Comune dell’Aquila, rivolto ad istituzioni culturali, enti, associazioni e comitati, finalizzato alla promozione di iniziative per continuare a coltivare la memoria di chi ci ha lasciato.