Oggi, 16 aprile 1924, nasceva, negli Usa, a “Little Italy” in Ohio, un mito della musica internazionale, come Henry Mancini, la cui famiglia era arrivata lì, nel grande esodo migratorio dei primi anni del ‘900, dallo splendido borgo di Scanno, in provincia dell’Aquila. Un anniversario importante, che inizia ad essere celebrato anche nella terra dei suoi avi, in ultimo con i concerti in suo onore in programma da parte della grande orchestra del Conservatorio “Alfredo Casella” dell’Aquila. Un riconoscimento importante dell’istituzione musicale del Capoluogo, che avrà l’onore di avere ospiti anche i tre figli del genio musicale “patrimonio dell’umanità“, figlio di una terra abruzzese, che ha generato tanti talenti in composizione, nel canto e nello spettacolo, specie in America.
Scomparso nel 1994, quindi 30 anni fa, fu nominato settantadue volte ai Grammy Awards e ne vinse venti; nominato per diciotto premi Oscar, ne vinse quattro. Ecco perché, in occasione di una ricorrenza unica lunga un secolo, va dunque ricordato il maestro Henry Mancini, che aveva già nei geni familiari del padre scannese Quinto la passione per la musica, quasi si dice potesse avere una linea ereditaria comune.
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