Esplorando…Frattura: Curiosità in dialetto (tredicesima parte)

Ogni popolo è cresciuto nel suo cammino aiutato dalla saggezza popolare attuata con esperienze di vita di chi ci ha preceduti, vi fanno parte: indovinelli, stornelli, detti e curiosità e giochi.

PAROLE DIALETTALI IN DISUSO

La chcarella: una tazzina piccola per il caffè

U munnl: scopa grande che si utilizzava per pulire il forno, era fatta artigianalmente

I pepusc: scarpe con pezze di copertoni di auto consumate e di stoffe La sartascina: bagnarola senza maniche

La coscina: contenitore in legno circolare alto 15 cm per contenere cibo da asportare nelle campagne

U maccateur: fazzoletto grande per coprire la testa, utilizzato dalle donne

U maccatril: fazzoletto da naso

Uterteur: paletto di legno

U zenal: grembiulo giornaliero

U pllicce: contenitore circolare con griglia interna per dividere il grano dalle impurità

Affnateur: contenitore grande e rotondo che era appeso a tre pali a uno di piramide e manualmente veniva utilizzato per pulire il grano dalle impurità. Richiedeva una persona esperta per utilizzarlo

U ccitt: piccolo ripostiglio per alimenti che si trovava in alto sul bagno

U moneche: attrezzo in legno di forma somigliante.. con braciere acceso per riscaldare il letto

U cuttrill: secchio di metallo

U pagliariell: fienile La perteusa: asola, apertura

Ustratt: conserva di pomodori U rataviell: spazzolone di legno per pulire i pavimenti

La Granara: scopa di saggina

La Tiella: tegame

La Fresseura: padella per friggere

La Cuttrella: paiolo

La Spasetta: piatto grande concavo per famiglia

La Rattacascia: grattugia

Dal libro “A raccontar Frattura” di Armando Iafolla e Luciana D’Alessandro

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