Eva Lambropoulou è la vincitrice del concorso fotografico “Premio Ovidio 2024 di Arti Visive” con “Amore senza tempo”: un autoscatto in bianco e nero, un ritratto di lei e la nonna, occhi e voce che si compensano in un abbraccio intenso. Nude di rughe e sogni proiettati.
Secondo classificato Lorenzo Di Candia, di Manfredonia. con “Nurse in the surgery”. E poi i due terzi posto ex aequo: quello di Marevi Denaxa da Cipro che coglie “L’attimo fuggente” di una farfalla che si posa su un tatuaggio che la raffigura e quello, che sempre “L’attimo fuggente” si intitola, di Cristina Garzone di Firenze che all’attimo fuggente, quello del film con Robin Williams, si rifà con una foto “rubata” in una classe nel Bangladesh in una scuola musulmana.
Ieri, 9 giugno, il gruppo, per la terza giornata, si è trasferito a Scanno: il paese di Escher con la sua scalinata e del costume tradizionale. Anche qui è stata un’esperienza, una vetrina e un set da offrire al mondo. Un contest, un evento esperenziale, nel quale gli ospiti si sono immersi nel borgo alla ricerca di ispirazioni e pose, di attimi che gireranno il mondo. Un viaggio, se si vuole, anche questo nel tempo, con le dame in abito tradizionale scannese che si sono prestate a posare come modelle. Nelle stradine, nelle piazzette suggestive, su e giù nelle “cemmause” e sotto gli archi di una Scanno che gli occhi dei fotografi hanno visitato con estasi e ammirazione.