Oltre a offrire un ambiente fresco e salubre, l’ecosistema montano aiuta nella riabilitazione fisica, combatte lo stress e ha valenza curativa.
In un’estate dalle temperature roventi, la montagna si propone come un rifugio fresco più riposante rispetto al calore eccessivo di certe località marine. In effetti, la montagna è una destinazione vacanziera molto salutare, capace di apportare al nostro organismo tanti benefici quanti il mare, con il plus di temperature più gradevoli. Non tutti sanno però che, oltre a garantire aria pura, relax e un vero caleidoscopio di attività sportive, i monti sono in grado di offrirsi come una dimensione curativa in senso stretto, tanto da poter parlare di una vera e propria mountain-therapy.
La montagna è un meraviglioso simbolo dell’inestimabile patrimonio naturalistico italiano e offre molte opportunità di relax e di divertimento. Molte località offrono programmi di intrattenimento estivo di ogni genere per allietare il soggiorno dei vacanzieri, compresa musica, shopping e movida. Tra le ragioni per cui preferire una vacanza tra i monti ci sono le temperature più gradevoli, l’aria pura, la possibilità di immergersi in una natura incontaminata e di praticare numerosi sport all’aria aperta.
Il semplice fatto di trovarsi a una quota più alta del consueto stimola la produzione di globuli rossi, favorisce l’ossigenazione dei tessuti e degli organi, e, dopo pochi giorni di acclimatamento, aumenta la soglia di resistenza alla fatica: tutti questi vantaggi sono ben noti agli sportivi, tanto che molti agonisti inseriscono gli allenamenti in montagna nella loro preparazione atletica. Soggiornare in montagna significa anche respirare un’aria meno inquinata e con meno allergeni, a tutto vantaggio di chi soffre di allergie o di malattie respiratorie. I ritmi più rilassati della vita ad alta quota e il contatto con la natura riducono inoltre i livelli di ansia e stress e favoriscono quindi il recupero delle energie mentali.
Una vacanza in montagna è adatta a tutti e non ha controindicazioni. Qualche cautela è richiesta solo per i bambini nel primo anno di vita e per le persone affette da alcune patologie, tra cui diabete, ipertensione, problemi cardiovascolari e respiratori. In questi casi è opportuno scegliere località ad altitudine inferiore ai 1500 metri e in ogni caso è bene raggiungere le destinazioni salendo di quota lentamente: va bene ad esempio uno spostamento in auto, mentre non è indicata una salita in funivia, che copre grandi dislivelli in pochi minuti. Chi soffre delle patologie citate sopra dovrebbe consultare il medico prima di recarsi in alta montagna (sopra i 1600 metri) e soprattutto prima di praticare attività fisica intensa in quota: la minor pressione atmosferica che si registra a quell’altezza può infatti influire sulla frequenza cardio-respiratoria e sulla pressione sanguigna. Attenzione, inoltre, a proteggere la pelle dalle scottature solari: soprattutto in alta montagna, l’aria è più limpida e rarefatta e quindi filtra i raggi Uv in modo meno efficace. È quindi indispensabile proteggere la pelle con una buona crema protettiva e gli occhi con occhiali da sole adeguati: meglio ancora indossare un cappellino con la visiera che crei uno spazio di ombra sul volto.