L’Abruzzo ricorda i personaggi che hanno contribuito al mantenimento della tradizione agropastorale, in occasione della seconda edizione del premio del Gal Gran Sasso Velino, svoltasi nella prima settimana d’agosto.
Tra i protagonisti ricordati spicca Gregorio Rotolo, il pastore di Scanno, considerato da molti il vero custode dei sapori antichi della tradizione abruzzese. Rotolo, più di un semplice casaro, era un simbolo dei pastori d’Abruzzo, un maestro e un modello da seguire. La sua vita, interamente dedicata agli animali e alla natura, lascia un’impronta indelebile di insegnamenti preziosi.
Insieme a lui, vengono commemorati altri tre illustri rappresentanti della tradizione agropastorale: Giulio Petronio, Giovanni Cialone e Pierluigi Imperiale. Questi uomini, con il loro impegno e dedizione, hanno giocato un ruolo fondamentale nel mantenere vive le tradizioni e i valori della pastorizia abruzzese.
Il premio nazionale della pastorizia 2024, è stato conferito quest’anno a Ruggero Damiani di Barisciano. La consegna in occasione del raduno a Campo Imperatore da parte del presidente del Gal Gran Sasso Velino, Paolo Federico, che riconosce Damiani come “l’allevatore più longevo che ha saputo mantenere viva la tradizione secolare agropastorale abruzzese, capace di tramandare ai propri discendenti saperi, cultura del lavoro e attaccamento ai luoghi di origine.”
“Premiare un allevatore di esperienza suscita in me particolare emozione”, ha dichiarato Federico, “perché significa premiare chi ha mantenuto la plurisecolare tradizione della pastorizia in Abruzzo. Ruggero Damiani è il simbolo di un allevamento che è stato in grado di restare nei nostri luoghi e di tramandare ai figli l’amore per un lavoro fatto di sacrifici ma capace di restituire anche grandi soddisfazioni. Quest’anno è la seconda edizione di un premio che ha l’obiettivo di mantenere sempre vivo il ricordo di quattro giganti della tradizione agropastorale abruzzese: Giulio Petronio, Gregorio Rotolo, Giovanni Cialone e Pierluigi Imperial”.
L’evento sottolinea l’importanza di mantenere vive le tradizioni e i mestieri che hanno modellato l’identità culturale dell’Abruzzo. Con la consegna del premio a Ruggero Damiani, si rende omaggio non solo alla sua lunga carriera, ma anche al valore del lavoro e della passione che caratterizzano la pastorizia abruzzese.
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