Il caldo estremo continua con impatti devastanti

Le temperature medie globali per 13 mesi consecutivi (da giugno 2023 a giugno 2024) hanno stabilito nuovi record mensili. I dati per luglio di Copernicus e dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) confermano questa situazione di crescente caldo.

Il Segretario Generale dell’ONU richiama, ancora una volta, la Comunità internazionale alla necessità di agire con decisione e subito. Il calore è ovunque. Miliardi di persone in tutto il mondo stanno appassendo sotto ondate di calore sempre più gravi causate in gran parte da una crisi climatica indotta dall’uomo con l’uso dei combustibili fossili. Più del 70% della forza lavoro globale – 2,4 miliardi di persone – è ora ad alto rischio di calore estremo. Le comunità più vulnerabili sono colpite più duramente. Sottolinea l’urgenza dell’invito all’azione sul calore estremo emesso dal segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres: “la Terra sta diventando più calda e più pericolosa per tutti, ovunque“.

Anche se luglio 2024 non è stato così caldo come luglio 2023 in media, la Terra ha vissuto i suoi due giorni più caldi nel record di dati ERA5. La temperatura media globale giornaliera ha raggiunto 17,16°C e 17,15°C in ERA5 il 22 e 23 luglio. Secondo i dati dell’ERA5, il mese è stato di 1,48°C al di sopra della media stimata di luglio per il 1850-1900, il periodo di riferimento preindustriale designato, che segna la fine di una serie di 12 mesi consecutivi a 1,5°C o superiori. La temperatura media globale degli ultimi 12 mesi (agosto 2023 – luglio 2024) è di 0,76°C al di sopra della media del 1991-2020 e di 1,64°C al di sopra della media preindustriale del 1850-1900. La temperatura della superficie del mare (SST) per il luglio 2024 superiore a 60°S-60°N è stata di 20,88°C, il secondo valore più alto registrato per il mese, e solo 0,01°C al di sotto di luglio 2023. Questo segna la fine di un periodo di 15 mesi in cui l’SST era stato il più caldo nel record di dati ERA5 per il rispettivo mese dell’anno.

Secondo Samantha Burgess, vicedirettore del Copernicus Climate Change Service (C3S): “La striscia di mesi da record è finita, ma solo per un “pelo”. A livello globale, il luglio 2024 è stato caldo quasi quanto il luglio 2023, il mese più caldo mai registrato. Luglio 2024 ha visto i due giorni più caldi mai registrati. Il contesto generale non è cambiato, il nostro clima continua a riscaldarsi. Gli effetti devastanti del cambiamento climatico sono iniziati ben prima del 2023 e continueranno fino a quando le emissioni globali di gas serra non raggiungeranno lo zero netto“.

Lascia un commento

error: Alert: Il contenuto è protetto!