Questione Asilo Buon Pastore; il manifesto affisso a Scanno

“IL TRIBUNALE HA CACCIATO EUSTACHIO GENTILE DALL’ASILO”
Associazione Asilo, fine primo tempo 1-0

Il dotto molto pensa e poco parla, non pensa l’ignorante e sempre ciarla.
Amici soci dell’Asilo, in data 16 ottobre 2024 il Tribunale di Sulmona ha sancito definitivamente la nullità della elezione di Eustachio Gentile del 5 gennaio 2023 a presidente dell’Associazione Asilo Buon Pastore di Scanno.
Rompiamo il silenzio a cose fatte, lungi dall’esempio di chi dal balcone di casa propria (La Piazza) da un anno e mezzo si è dilettato in una cronaca del processo ispirata alla menzogna, essendo inevitabile che chi si avventura in cronache giudiziarie senza le minime basi di conoscenza del diritto finisce per scivolare nel ridicolo.
Ridicolo, a titolo di mero esempio, è il commento rinvenuto nella cartolina della Piazza di Scanno dell’8 Luglio u.s., all’indomani dell’udienza in cui la causa veniva trattenuta in decisione, poiché a fronte di un verbale di due righe redatto dal giudice (“l procuratori delle parti, riportandosi ai propri scritti difensivi, chiedono l’accoglimento delle conclusioni ivi formulate con vittoria di spese del giudizio”), l’aspirante Presidente già sospeso dalla carica con provvedimento cautelare della magistratura, ha dato sfogo alla propria fantasia, pubblicando dal nulla una presunta discussione tra avvocati e giudice che riportiamo integralmente per dimostrare lo scandalo di una ricostruzione priva di fondamento e tendenziosa:
“Il primo luglio scorso, presso il Tribunale di Sulmona si è discussa la causa contro la delibera del 5 Gennaio 2023 con la quale era stato approvato il rinnovo del presidente e del comitato direttivo dell’Ass. Asilo d’Infanzia promossa da Caranfa Pasquale ed altri.
… L’Avvocato dei ricorrenti ha invitato il giudice a pronunciarsi condannando al Pagamento delle spese l’Asilo. L’Avv. Sciullo ha fatto presente come egli stesse difendendo l’Associazione gratuitamente e che la richiesta avanzata dalla controparte” (cioè da noi ricorrenti) pareva quantomeno strana” (da La Piazza di Scanno, cartolina 8 Luglio 2024).
Richiesta strana??? per quale farneticante ragione sig. Gentile???? Forse per il fatto che l’avvocato Sciullo ha meritoriamente assistito l’asilo gratuitamente, come hanno altrettanto e gratuitamente hanno fatto i nostri avvocati? O forse perché i difensori di entrambe le parti hanno chiesto la condanna della controparte al pagamento delle spese processuali??? Cosa ti é parso strano???
La scelta di svolgere la difesa di una parte con la formula “pro bono” costituisce una misura di favore nei confronti del solo assistito, quindi l’avv. Sciullo ha inteso applicarla solo nei “tuoi” confronti.
Altrettanto hanno fatto i nostri avvocati, solo nei nostri confronti, fieri insieme a noi di aver agito a tutela della identità dell’Ente morale e religioso contro la vostra aggressione. Quel risibile commento è facile da interpretare grazie ad altro proverbio: “LA LINGUA CHE TAGLIA NASCONDE LA CODA DI PAGLIA”. La coda di paglia vi si addice, fino alla vergogna poiché, pur di difendere una elezione usurpatoria, avete trascinato la nostra Associazione in una resistenza temeraria, priva di ogni possibilità di successo, viste le macroscopiche ed abnormi violazioni di legge e di statuto, da noi denunciate già in assemblea e integralmente riconosciute dai magistrati.
Invece di definire strana la nostra legittima richiesta di condanna della controparte al rimborso delle spese legali, al pari di quanto ha invocato il vostro legale, abbiate il coraggio e la dignità di fare fronte di persona alle spese di giudizio che la sentenza vi ha addebitato, tenendo indenne l’Associazione, che avete rappresentato in modo illegittimo e nullo. In caso contrario saremo noi stessi e ancora una volta, a tutela dell’associazione, a promuovere azioni risarcitorie ad personam contro tutti i responsabili, del danno patrimoniale arrecato all’Ente. L’Asilo é di tutti e non può essere “usato” per finalità politiche o per ambizioni personali. Chi lo governa deve godere della fiducia generale. Oggi non è più cosi.
Quanto alla irrefrenabile foga del solito piazzarolo megafono ciarlatano, di chiarire (vedi la Piazza del 21 e 24 ottobre), – mettendo le mani avanti – che la sentenza si esprime esclusivamente sull’assemblea del 5 Gennaio 2023 e che nella sostanza non cambia gli assetti attuali decisi nell’assemblea del 9 marzo 2024 con la quale sono state rinnovate le cariche sociali”, non fatevi illusioni, altro che “sentenza ormai superata”, altro che “nuove elezioni non oggetto di diatriba”; anche quell’assemblea farsa, preceduta da una convocazione altrettanto paradossale e indifendibile, sono destinate al medesimo annullamento, perché viziate da violazioni di legge e di statuto ancor più gravi ed evidenti di quelle appena accertate e sancite, non “presunte”, come scrive il Gentile, dal tribunale di Sulmona.
Il 9 marzo scorso avete avuto il coraggio di bocciare il generoso tentativo del parroco don Luigi, di mettere fine al contenzioso, proponendosi egli stesso alla carica di presidente. Questa soluzione sarebbe stata accolta con favore da tutta la comunità, ma, come prevedibile, Eustachio Gentile non si è curato della gravissima spaccatura sociale che questa bocciatura avrebbe provocato. D’altronde lui stesso è il più grande esperto di spaccature sociali della storia scannese! Stesso irresponsabile atteggiamento il Gentile aveva assunto con il precedente parroco don Joseph, che organizzò un incontro con lui, il sindaco Mastrogiovanni e Pasquale Caranfa e lo Invitò, inutilmente, a fare un passo indietro.
Vi invitiamo a riflettere sul principio affermato dal Tribunale nel motivare I provvedimenti adottati, in sede cautelare e poi di merito, che avete reiteratamente calpestato mediante le vostre temerarie convocazioni e illegittime deliberazioni: “Particolare importanza nell’ambito dell’associazione appare rivestire la categoria dei soci fondatori, come si evince dalle norme dello statuto della stessa, in particolare quelle che riservano a tale categoria di soci la carica di presidente e di due membri del comitato direttivo, nonché quella che prevede una specifica procedura per l’ingresso dei nuovi soci fondatori allo scopo di perpetuare detta categoria”, Pur di farvi rieleggere alla rinfusa avete svenduto questo ruolo fondamentale a Euro 60,00 a nuovo socio, pari al valore di tre bottiglie di vino, in favore di soggetti arruolati all’ultim’ora, totalmente alieni alla storia della nostra Associazione. L’Asilo di Scanno merita ben altro. Quasi cento anni fa i fondatori sottoscrissero la quota di lire 1.000 ciascuno. Nel 1939 si cantava “Se potessi avere 1000 lire al mese”. Sapete quale sarebbe stato oggi II potere dl acquisto di mille lire del 1939? Ottocentosettantuno euro.
VERGOGNA, VERGOGNA,  VERGOGNA
Gli amici dell’Asilo

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