Ai ragazzi dello Sci club degli anni settanta

Ricordi

Pè ma gli altri dove stanno? Gli impianti funzionano, le piste sono battute, la giornata è splendida, il cielo è più blu che non si può, ma non vedo nessuno. Alla stazione di partenza stranamente non c’era ne Ciccio ne Ernesto. C’era solo Carmelo, gli tocca fare il macchinista, oltre che il Capo Servizio e il Presidente. Possibile che mancano anche Pizzuto, Sarchiapone e Achille.

“Anto’, porca put… fai attenzione. Gli altri stanno a ballare al Centrale e noi a ielarci i zerelle per portare la rulliera a Collerotondo. Se i cingoli scivolano sul ghiaccio ci troviamo insieme al trattore ed alla rulliera alle Prate e facciamo la fine della Tosca”.

Eligio ha preparato gli sci della propaganda valligiana? Ninnando, Elia e Filiberto che insieme ad Amato, Pietro, Mauro, Giovannino, Nunzio, Giovanni, ecc. dovevano salire per battere le piste con gli sci, dove sono? Il Prinoth come al solito fa cilecca quando c’è un po’ più di neve e ci tocca sudare sette camicie. I ragazzi dello Sci club, che dovevano riportare giù i ganci della manovia sono in ritardo

“Chiama Ernesto che serve la saldatrice a motore perchè quell’incompetente dell’operaio di Nascivera ha spaccato il supporto della rolliera di rinvio.”

Vado a vedere se Angelo continua ad abbronzarsi con la birra. E Antonio, Tonino e Romeo? Stiamo sul Cupello e non vedo ancora anima viva. Neanche Pino e Luca che volevano sciare a Ciaccariello. Giù al rifugio non ho visto il maestro, che doveva darci una fella di pane. Oggi staremo senza mangiare. Tu la carne l’hai portata, ma nascondiamola se no Ciccio e Claudio ci rifanno uolme. Vedo i ROY ma non vedo i due proprietari. Se non vengono come fanno a schiantellare anche questo paia di sci? Non vedo neanche Salvatore che vuole fare la fiaccolata, ma sa fare appena lo spazzaneve.

“Mimì ha riparato la saldatrice? No perché è piena di cacate di galline e dentro il cilindro ci sono le penne. Facesse miracoli, ma dobbiamo essere pronti per il collaudo.”

Perché non dici niente? Tanto lo so che ripeti il solito ritornello  “Ti ho sempre detto che rimaniamo io e te”. Vuoi vedere che hai ragione? Andiamo, non perdiamo tempo, conviene andare alla Terratta e ridiscendere alla spiaggetta di Ciccio. No aspetta, è scarrucolata di nuovo la sciovia nr.1 Porca miseria con tutta questa neve sarà una faticaccia arrivare in cima a piedi e con tutta l’attrezzatura in spalla. E Pasquale che pensa sempre al Cupello, non può venire a darci una mano? Marcuccio aveva l’incarico di misurare l’altezza della neve prima di battere, non c’è.

“Siamo a 10 gradi sotto zero, il giorno di Santa Lucia. Pè, Tullio, Carmelo spingiamo perché la fondazione sta scoppiando e si sta facendo buio. Se non riusciamo a tenerla ci giochiamo veramente l’apertura della stagione.”

Comunque dovevano salire anche Tonino, Armando, Zio Antonio, Dino, l’altro Antonio e più tardi i due Direttori. Vuoi vedere che ci danno buca anche loro. Corri giù alla stazione di partenza perché tuo fratello sta litigando con uno che vuol salire senza biglietto. Mi precipito, vedo il tesserino. Per la miseria mi ero scordato di dirgli che quelli della Motorizzazione potevano salire gratis.

“Tu con i tuoi vai alla stazione di arrivo, io rimango giù in attesa della Motorizzazione. Non possiamo fallire il collaudo.”

Questa gente non la capisco, siamo nel 2024, l’amministrazione si è fatta in quattro per festeggiare i 70 anni della Seggiovia, e noi con quale moneta la ripaghiamo? Disertando gli impianti. Pè mettiamoci gli sci e inauguriamo il nostro 65-66.simo anno di sciata.

“Oggi 29 dicembre 1975 nonostante tutto e tutti, compreso i numerosi sabotaggi e lettere anonime, gli impianti sono perfettamente funzionanti ed iniziamo una nuova stagione invernale.”

Peppe mi guarda e mi dice “Giovà come al solito sei fuori di testa, siamo in piazza e gli impianti sono chiusi”.Mi sveglio di soprassalto anche perché mia moglie, preoccupata per la mia espressione di stupore, mi strattonava per svegliarmi. Che brutto incubo. Ringrazio tutti coloro che a vario titolo, anche se per motivi di spazio e memoria non li ho potuti nominare, hanno creduto e partecipato con grande impegno e passione a tenere aperto Collerotondo per tantissime stagioni invernali. Ma ringrazio in particolare i ragazzi dello Sci Club, quasi tutti in età adolescenziale, che erano in grado di riconoscere con educazione i ruoli che competevano a ciascuna anima della squadra che operava allora a Collerotondo. Grazie di cuore, anche per coloro che non lo hanno mai fatto. Altri tempi.

Giovanni

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