Costume di Scanno di Barbella Costantino

Con il busto in terra cotta Donna d’Abruzzo; il gesso Costume olandese; il busto in gesso Donna d’Introdacqua; la statuetta in bronzo al mercato; ed il busto Donna di Scanno, partecipa dal 19 dicembre 1896 al 31 marzo 1897, all’Esposizione di Belle Arti di Firenze.

Autore: Costantino Barbella,  scultore, Chieti, 31 gennaio 1852 – Roma, 5 dicembre 1925.

Dimorò in Roma ed ebbe amici veri i grandi suoi conterranei Gabriele d’Annunzio e Francesco Paolo Michetti. Incomincia ragazzo a modellare pastorelli pei presepi. Riceve i primi rudimenti di disegno assieme all’amico Francesco Paolo Michetti dal maestro Marchiani di Chieti. Nel 1871 il consiglio provinciale di Chieti, vista la vocazione del giovane Barbella per la scultura, gli assegna una pensione mensile di lire 30, per compiere gli studi, frequenta così per due anni L’Accademia di Belle arti di Napoli. Ritorna a Chieti ed esegue un gruppo in gesso, rappresentante “due contadinelli abruzzesi” di grandezza naturale, ammiratissimi.

Sono sempre contadini abruzzesi, che il Barbella ritrae senza mai perdere l’impressione della verità e imprimendovi espressione e sentimento tutto idillico. Ma l’opera che gli dà maggior successo, è il gruppetto in terracotta: Canzone d’amore. Questo gruppetto prezioso viene dal Barbella esposto assieme ad altre due stupende statuette all’Esposizione Artistica di Napoli del 1877.

Fama e fortuna vengono per lui nel 1877, con “Canto d’amore,,. Le sue figure e i suoi gruppi idillici, segnati di vitale immediatezza, sono quasi tutti di piccole proporzioni, in terracotta, talora fusi di poi nel bronzo: “Aprile,, – “Contadinelli abruzzesi,, – “Le amiche,, – “Il bacio,, – “Cantatrice,, – “La partenza del coscritto,, – “Costume di Scanno,, – “Idillio,,.

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