Henri Cartier-Bresson fotografò Scanno nei primi anni ’50, le sue foto hanno fatto scuola, ammirate in prestigiose mostre internazionali, fanno parte della storia della fotografia.

“Fotografare è riconoscere un fatto nello stesso attimo e in una frazione di secondo organizzare con rigore le forme percepite visivamente che esprimono questo fatto e lo significano. È mettere sulla stessa linea di mira la mente, lo sguardo e il cuore”, diceva Cartier-Bresson, teorico del “momento decisivo” in fotografia. E proprio con l’obiettivo di svelare le modalità in cui Cartier-Bresson utilizzava la fotocamera, intesa quasi come se fosse un’appendice del suo braccio e della sua mente; appare evidente quanto ogni fatto da lui vissuto venisse poi utilizzato direttamente per cercare di raggiungere una maggiore comprensione della realtà, rendendola poi immortale in fotografia. Una realtà della quale Cartier-Bresson ha cercato (e trovato) anche i lati più nascosti, quelli apparentemente minimi o insignificanti, ma in grado di mostrare l’inconsueto e far nascere la meraviglia negli occhi di chi guarda.
Per saperne di più…
Università Sulmonese della Libera Età, Anno Accademico 2024 – 2025
PASQUALE CARANFA – « Henri Cartier-Bresson, occhio del secolo, contro tutti »
mercoledì 16 aprile 2025 – ore 16,15 – Aula Magna del Liceo Artistico “Gentile Mazzara” – Via Silvestro di Giacomo n° 22 – Sulmona