A metà del tempo percorso dalla sua adozione dell’Agenda 2030, la scienza è chiara – il pianeta è lontano dal raggiungere i suoi obiettivi climatici. Questo mina gli sforzi globali per affrontare la fame, la povertà e la cattiva salute, migliorare l’accesso all’acqua pulita e all’energia e molti altri aspetti dello sviluppo sostenibile, questo il messaggio del rapporto “United in Science 2023” coordinato dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) e che ha coinvolto diverse agenzie delle Nazioni Unite.
Solo il 15% degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) sono sulla strada per essere conseguiti, dice il rapporto, che fa un esame sistematico dell’impatto dei cambiamenti climatici e delle condizioni meteorologiche estreme sugli obiettivi. Illustra come le scienze del tempo, del clima e dell’acqua possano promuovere obiettivi quali la sicurezza alimentare e idrica, l’energia pulita, una salute migliore, oceani sostenibili e città resilienti.
“Il 2023 ha dimostrato fin troppo chiaramente che il cambiamento climatico è qui. Le temperature record stanno bruciando la terra e riscaldando il mare, poiché le condizioni meteorologiche estreme causano il caos in tutto il mondo. Anche se sappiamo che questo è solo l’inizio, la risposta globale sta fallendo. Nel frattempo, a metà della scadenza del 2030 per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), il mondo è tristemente fuori strada”, ha commentato il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres.
L’aumento delle temperature globali è stato accompagnato da condizioni meteorologiche più estreme. Tra il 1970 e il 2021, ci sono stati quasi 12.000 disastri a causa di condizioni meteorologiche, clima e acqua estremi, causando oltre 2 milioni di morti e 4,3 trilioni di dollari in perdite economiche. Oltre il 90% di questi decessi e il 60% delle perdite economiche si sono verificati nelle economie in via di sviluppo, minando lo sviluppo sostenibile.
Le emissioni di CO2 dei combustibili fossili sono aumentate dell’1% a livello globale nel 2022 rispetto al 2021 e le stime preliminari di gennaio-giugno 2023 mostrano un ulteriore aumento dello 0,3%. Per raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi di limitare il riscaldamento ben al di sotto del 2% e preferibilmente a 1,5 ºC, le emissioni globali di gas serra devono essere ridotte rispettivamente del 30% e del 45% entro il 2030, con emissioni di biossido di carbonio (CO2) che si avvicinano a zero entro il 2050. Ciò richiederà trasformazioni su larga scala, rapide e sistemiche.
La relazione evidenzia che alcuni cambiamenti climatici futuri sono inevitabili, e potenzialmente irreversibili, ma ogni frazione di grado e tonnellata di CO2 è importante per limitare il riscaldamento globale e raggiungere gli SDG.