“L’idea di una statua in ricordo di Giovanni Paolo II è nata in un giorno speciale, il 31 gennaio, festa di San Giovanni Bosco e ottantesimo compleanno di don Carmelo”: così l’allora Sindaco di Scanno, dott. Patrizio Giammarco, ai tanti convenuti alla cerimonia di benedizione della statua del Beato Pontefice. Il parroco don Carmelo, salutando tutti i presenti, nella commozione, spiegò l’iter della statua voluta dal vescovo mons. Spina, dalla parrocchia, dall’amministrazione e dagli scannesi.
La presenza di S. E. Mons. Luciano Suriani, Nunzio Apostolico per le rappresentanze pontificie, rese più solenne l’evento, perfettamente inserito nelle celebrazioni per il primo anniversario della Visita Apostolica di Sua Santità Benedetto XVI alla nostra Diocesi, il 4 luglio. I bambini hanno fatto corona all’imponente masso, alle porte della strada Le Prata, su cui si erge solenne la statua di Giovanni Paolo II e al termine della benedizione hanno lasciato volare in alto i palloncini bianchi e gialli con un forte battimani.
II 12 agosto 2003 Giovanni Paolo II si recò segretamente in località Serra di Ferrojo, a 1630 m sulle montagne scannesi, per vivere una giornata di riposo, preghiera e contemplazione. Egli, come sappiamo, amava molto le montagne e il contatto con la natura. Opera di Dio. La notizia dell’avvenuta visita ci giunse solo dopo la morte del Papa polacco, confermata anche dal suo Segretario particolare, Cardinale Stanislao Dziwisz, che quel giorno, come sempre, era con lui.
Il giorno seguente la cerimonia di benedizione, ai piedi della statua erano già accesi dei lumini e sulla sua mano destra qualcuno aveva già intrecciato una Corona del Rosario, la preghiera tanto cara al Beato Pontefice. Dal 2011, tutte le persone che ora transitano lungo la strada che da Passo Godi porta al nostro paese o viceversa, là dove l’icona bronzea è stata posta, possono godere dell’accoglienza e del saluto del Beato Giovanni Paolo II. Fissando attentamente il suo sguardo sempre sereno e sorridente, pare di sentire la sua voce possente, cui fanno eco le montagne, che torna a ripeterci: “ NON ABBIATE PAURA. Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo”.