Un’edizione straordinaria. Per lo splendore storico e architettonico della città, per l’accoglienza della gente, per il caldo sole primaverile e, soprattutto, per l’imponenza della sfilata, che si è protratta per tredici ore, dalle 9 del mattino fino a sera inoltrata. E poiché i ritmi di sfilata sono noti e gli Alpini sfilano ordinati in file di nove non è troppo lontana dalla realtà la cifra di 90mila penne nere che sono passate davanti alla tribuna d’onore in viale Roma, a Vicenza.
La 95ª Adunata dell’Associazione Nazionale Alpini va quindi in archivio tra le edizioni record della manifestazione, eguagliando quella del 2010 di Bergamo per durata e partecipazione, con grande e meritata soddisfazione per quanti hanno lavorato per oltre un anno alla sua organizzazione. Vicenza è stata per tre giorni la capitale mondiale degli alpini, proponendo anche ventidue mostre e rassegne, concerti di cori e fanfare e incontri con le Sezioni alpine provenienti oltre che dall’Europa praticamente da tutto il pianeta, comprese quelle di Sud Africa, Australia, Canada, Stati Uniti, Brasile e Argentina.
Non è possibile per ora avere indicazioni precise sulle presenze che si sono coagulate nei tre giorni attorno all’evento, ma, basandosi sulle rilevazioni dell’Università di Udine, che ne ha calcolate 298mila lo scorso anno nel meno facilmente raggiungibile capoluogo friulano e considerato il fatto che l’Adunata 2023 era stata funestata da tre giorni di pioggia, è probabile che a Vicenza siano stato abbondantemente superate le 400mila presenze complessive: con una ricaduta economica sul territorio sicuramente superiore a quella, già notevole, di 105 milioni di euro rilevati in Friuli.
Il tema scelto per l’Adunata di quest’anno era “Il sogno di pace degli alpini” e gli striscioni portati in sfilata l’hanno esplicitato nella sua dimensione più vera: cioè che gli alpini sono autentici operatori di pace, perché la pace la costruiscono ogni giorno, da sempre, con opere concrete di solidarietà, vissute in pieno spirito di condivisione. E a Vicenza, assieme all’Amministrazione cittadina e a realtà femminili che operano nel sociale, hanno dato vita al progetto “Intrecci di pace”, grazie al quale, proponendo ad offerta libera pompon realizzati dai bambini e altri oggetti realizzati da varie comunità, saranno finanziate iniziative nelle scuole di educazione alla convivenza civile, alla tolleranza e alle pari opportunità.
L’imponente sfilata di Vicenza, che si è sviluppata costantemente tra due ali di folla – che è persino aumentata verso il tardo pomeriggio – si è conclusa al calare delle ombre della sera con la cerimonia del tradizionale “passaggio della stecca” tra le città di Vicenza e Biella, che ospiterà l’Adunata del 2025, la 96ª: davanti alla tribuna d’onore il presidente della Sezione di Vicenza Lino Marchiori ha consegnato la storica tavola di legno che riporta le targhette di tutte le Adunate, da quella del 1920 in Ortigara ad oggi, nelle mani del presidente della Sezione di Biella, Marco Fulcheri.