Ogni popolo è cresciuto nel suo cammino aiutato dalla saggezza popolare attuata con esperienze di vita di chi ci ha preceduti, vi fanno parte: indovinelli, stornelli, detti e curiosità e giochi.
PAROLE DIALETTALI IN DISUSO
La chcarella: una tazzina piccola per il caffè
U munnl: scopa grande che si utilizzava per pulire il forno, era fatta artigianalmente
I pepusc: scarpe con pezze di copertoni di auto consumate e di stoffe La sartascina: bagnarola senza maniche
La coscina: contenitore in legno circolare alto 15 cm per contenere cibo da asportare nelle campagne
U maccateur: fazzoletto grande per coprire la testa, utilizzato dalle donne
U maccatril: fazzoletto da naso
Uterteur: paletto di legno
U zenal: grembiulo giornaliero
U pllicce: contenitore circolare con griglia interna per dividere il grano dalle impurità
Affnateur: contenitore grande e rotondo che era appeso a tre pali a uno di piramide e manualmente veniva utilizzato per pulire il grano dalle impurità. Richiedeva una persona esperta per utilizzarlo
U ccitt: piccolo ripostiglio per alimenti che si trovava in alto sul bagno
U moneche: attrezzo in legno di forma somigliante.. con braciere acceso per riscaldare il letto
U cuttrill: secchio di metallo
U pagliariell: fienile La perteusa: asola, apertura
Ustratt: conserva di pomodori U rataviell: spazzolone di legno per pulire i pavimenti
La Granara: scopa di saggina
La Tiella: tegame
La Fresseura: padella per friggere
La Cuttrella: paiolo
La Spasetta: piatto grande concavo per famiglia
La Rattacascia: grattugia
Dal libro “A raccontar Frattura” di Armando Iafolla e Luciana D’Alessandro