Rievocato l’incendio che ventotto anni fa rischiò di distruggere lo stabilimento nel veronese.
“1996, la fabbrica sta bruciando” è il titolo del film che il regista e attore Pietro Castellitto ha scritto e diretto, raccontando la storia dell’incendio che esattamente ventotto anni fa rischiò di distruggere lo stabilimento Bauli di Castel d’Azzano (Vr) e in particolare il prezioso lievito madre che nella stessa era custodito con cura.
Il film, un cortometraggio di cinque minuti – il cui trailer è in onda su digital, TV e cinema – è stato presentato ieri dal regista e da Michele Bauli, Presidente dell’azienda e, indirettamente, protagonista del film, nel senso che un giovane Michele è interpretato da un attore (Guido Quaglione) mentre si reca in taxi a cercare di dare aiuto nel mettere in sicurezza il bene di famiglia.
Il film, quindi, è una celebrazione del passato, perché racconta la vicenda di tanti dipendenti, vigili del fuoco e volontari che si adoperarono per spegnere quell’incendio e, in particolare, di una giovane collaboratrice, Elisabetta Cisorio, che salvò dalle fiamme il lievito madre. Ma attraverso questo ingrediente chiave parla anche di futuro.
«Quel lievito madre – afferma Michele Bauli – è lo stesso di allora e anche lo stesso di cento anni fa. Ogni giorno deve essere alimentato e rinfrescato, e lo facciamo con cura perché è un elemento essenziale, il cuore della nostra tecnologia, e sarà sempre più al centro della nostra produzione».
Intanto è al centro di uno spot televisivo, dal significativo titolo “Futura”, in onda in questi giorni, dove la preziosa polvere è impersonificata da una specie di fata (l’attrice veronese Margherita Buoncristiani) che con il solo sorriso fa lievitare e cuocere i prodotti Bauli. Lo spot, inutile dirlo, è sempre di Pietro Castellitto, che si cimenta per la prima volta in un “commercial” e che ha lasciato intendere che probabilmente sarà l’autore di una nuova pubblicità Bauli anche a Natale.
Vedi: https://www.bauli.it/it/1996-la-fabbrica-sta-bruciando