Code in biglietteria, sono le ultime settimane per vedere la mostra sul grande fotografo.
Lunghe file per entrare alla mostra su Cartier-Bresson a palazzo Roverella, esposizione aperta fino al 26 gennaio prossimo. I visitatori sono accorsi davvero numerosi.
La dimostrazione del successo della mostra organizzata da fondazione Cariparo che solo pochi giorni fa ha passato la soglia dei 25mila visitatori dal giorno dell’apertura di “Henri Cartier-Bresson e l’Italia”, lo scorso 28 settembre. Ed è probabile che qual traguardo venga abbondantemente superato nelle ultime due settimane di apertura al pubblico. Evidentemente l’avvicinarsi della fine della mostra ha fatto da acceleratore per molti desiderosi di visitarla (mille visitatori solo nella giornata di sabato).
La mostra documenta in maniera esaustiva e approfondita il rapporto tra colui che è stato definito “l’occhio del secolo” e l’Italia. Attraverso circa 160 fotografie e numerosi documenti – giornali, riviste, volumi, lettere – la mostra ripercorre le tappe di un rapporto iniziato negli anni Trenta, e proseguito sino al momento in cui Cartier-Bresson ha abbandonato la fotografia.