…della serie: “Quando a Collerotondo Berta Filava” (11)
Ovindoli ha inaugurato una nuova seggiovia moderna a quattro posti, forse preludio del collegamento con Campo Felice, costo 4,5 milioni di euro. Tutti gli impianti moderni, cabinovie e seggiovie ad agganciamento automatico, hanno una velocità di crociera dai 4 a 8 metri al secondo. Il tempo impiegato dall’impianto Scanno- Collerotondo è di circa 16 minuti, la cabinovia di Ovindoli per percorrere la stessa distanza impiega 4 minuti e gli sciatori sono al coperto e seduti.

Prendendo a riferimento Roccaraso (Gravare, Aremogna, Pizzalto, Pratello) ed Ovindoli, gli impianti alla base di partenza delle due stazioni sciistiche sono:
– Gravare una cabinovia da 10 posti e due seggiovie da 3 posti l’una, Aremogna due cabinovie da 6 e 10 posti, Pizzalto una seggiovia da sei posti, Pratello una cabinovia da 10 posti, collegamento Pizzalto-Gravare una cabinovia da 10 posti.
– Ovindoli una cabinovia da 8 posti ed una seggiovia da sei posti.
Questi permettono di accedere a monte ad altri 13 impianti per Gravare-Aremogna-Pizzalto-Pratello ed altri 5 per Ovindoli.

Eccetto il collegamento Pizzalto-Gravare che è di arroccamento, questi impianti permettono agli sciatori di utilizzare: a Roccaraso nel suo complesso 12 piste nere, 20 rosse e 20 azzurre, per più di 100 Km.; a Ovindoli 4 nere, 7 rosse e 7 azzurre, per circa 25 km. Seggiovia Collerotondo due posti, 2 ml al secondo, impianti serviti a monte una seggiovia baby da due posti ed una da 4 posti, 5 piste per circa 7 Km.
Questi pochi dati dovrebbero far riflettere e riandare al passato. In un articolo sulla Foce degli anni cinquanta, Don Ciccio, al secolo Francesco di Rienzo, scriveva: “Se in tema di bonifica agraria è inizialmente essenziale il provvedere alla viabilità, (omissis), in tema di turismo l’esistenza di strade è il presupposto indispensabile” (omissis) Possiamo determinare così l’ubicazione di questo comprensorio Appenninico, ricco di paesi, di montagne, di valli, di boschi, di laghi, di altipiani, tutti coefficienti adatti al buon turismo, ma povere di strade, che del turismo sono la vita. (omissis) Se ciò è vero, è altrettanto vero che il grande turismo ha bisogno di strade per divenire tale. La zona del sagittario (omissis) è percorsa unicamente e malamente dalla Provinciale Sulmona-Villetta Barrea. (omissis) Sembra opportuno osservare che non si potrà fare grande turismo con una strada siffatta”.

Occorre quindi costruire strade e parcheggi. Con particolare urgenza occorre attuare iniziative per la realizzazione della strada di collegamento con il Piano delle Cinquemiglia. Ciò permetterebbe di sviluppare un turismo integrato estivo-invernale di 12 mesi, che porterebbe vantaggi economici importanti sia per Scanno e Villalago che per Roccaraso, Rivisondoli e Pescocostanzo. Avremo inoltre un’ulteriore collegamento con Sulmona e Castel di Sangro.

Eustachio, Pasquale e Roberto, attraverso le tre testate giornalistiche di cui siete i responsabili, fatevi carico di promuovere una iniziativa popolare ed apartitica per sollecitare le ISTITUZIONI a realizzare nel più breve tempo possibile questa infrastruttura nevralgica per il futuro dei nostri paesi e delle nuove generazioni. Altrimenti saranno spopolamento e disastro economico irreversibili. Sotterriamo tutti l’ascia di guerra se vogliamo il bene dei nostri Paesi.
Giovanni Cetrone