Quando a Collerotondo Berta filava

“Berta filava” di Rino Gaetano

Su Internet viene riportata una spiegazione interessante sul significato della canzone di Rino Gaetano Berta filava che racconta la storia di Berta impegnata nell’atto di filare la lana e gradualmente intreccia una narrazione con implicazioni più profonde. I testi suggeriscono un significato metaforico oltre all’atto letterale di filatura. Berta viene raffigurata come una donna comune che svolge la sua routine quotidiana, filando la lana insieme a Mario ed a Gino. Tuttavia, man mano che la canzone avanza, diventa evidente che le azioni di Berta hanno un significato simbolico significativo. Il verso “ e filava la lana, la lana e l’amianto ” introduce un profondo contrasto tra l’atto innocuo di filare la lana e il pericoloso materiale dell’amianto. Questa giustapposizione rappresenta probamente la dicotomia tra il lavoro tradizionale e sicuro (lana) e le industrie moderne dannose ed antieconomiche.

Il riferimento all’abito del santo fatto di amianto e dato alle fiamme porta con se sottintesi religiosi. I testi enfatizzano le grida del santo e l’ammirazione delle persone di fronte all’abito di amianto. Questo potrebbe essere una critica all’IPOCRISIA della società, in cui le persone non riescono a riconoscere le ingiustizie che li circondano, anche quando sono evidenti.

 Man mano che la canzone avanza, l’atto di filare assume un significato più complesso. Berta continua a filare sia la lana che l’amianto, confondendo la linea tra materiali sicuri e pericolosi. Simboleggia la natura intrecciata del bene e del male nella società, così come le difficoltà nel distinguerli. L’attività di filatura di Berta diventa una metafora per il ciclo continuo della vita, in cui le persone sono intrappolate nelle reti che creano e lottano per trovare chiarezza e significato.

In generale “Berta filava” presenta un commento critico sulle norme sociali, l’ipocrisia religiosa ed istituzionale, e la natura sfumata dell’esistenza umana. Sfida gli ascoltatori a metter in discussione le convenzioni che li circondano ed a riflettere sulle dinamiche complesse presenti nella vita di tutti i giorni.

“Grazie a tutti i lettori per l’attenzione e alla Foce, al Gazzettino e alla Piazza per l’attenzione editoriale riservatami”.

Giovanni Cetrone

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