La trasparenza come colore, l’immagine che si trasfigura in un gioiello: nasce così “Il cuore del lago” la creazione che Danilo Susi, fotografo, artista e appassionato del territorio ha realizzato in collaborazione con l’orafo Maurizio D’Ottavio e l’artigiana del vetro Alessia Fatone. Un progetto che nasce da lontano, che l’emergenza sanitaria ha rallentato ma non cancellato: materializzare una ricerca dell’immagine in un gioiello.
Da fotografo, Danilo Susi ha concentrato tutta la sua attività più recente in uno studio sul Lago di Scanno, valorizzandone l’elemento al tempo stesso più concreto e più sfuggente, l’acqua. La mutevolezza dei colori, il fluire dei cambiamenti delle stagioni fermati nelle immagini sono diventati capitoli di una storia che attraversa il tempo e la natura delle cose, bloccando l’attimo e rendendolo infinito. Per il suo lavoro di ricerca Danilo Susi ha ricevuto, già nel 2017, il premio internazionale “Scanno dei fotografi” e da questi scatti prende forma “Il cuore del lago”. Nasce d’inverno, dopo la fortissima nevicata che paralizzò l’Abruzzo: l’immagine originale ci racconta una natura traslucida, impalpabile, con la caratteristica forma dell’invaso che si confonde o brilla secondo il volere della luce. Illuminare la trasparenza si può soltanto con il vetro: così il gioiello inizia a prendere forma grazie alla capacità di Alessia Fatone di dare consistenza a quel bianco quieto. Intorno la tradizione della filigrana, che l’artigianato abruzzese ha sublimato nel corso dei secoli: onde d’acqua che tornano indietro nel tempo e compongono, grazie alla mano di Maurizio D’Ottavio, il cerchio del tempo che si ripete.
“Il cuore del lago” è un progetto che unisce nella sua realizzazione, tre modelli d’arte, tre province e la capacità tutta abruzzese di dare forma all’anima del territorio: il lago della provincia dell’Aquila, le radici pescaresi di Susi e Fatone, la creatività teatina di D’Ottavio. La realizzazione ricorda un altro simbolo particolare dell’artigianato artistico abruzzese, la Presentosa, a cui si ispira liberamente nella forma.
È dunque assolutamente realistico che il gioiello trovi un posto nel Museo delle Genti d’Abruzzo, al quale Danilo Susi, che ha già partecipato con sue opere a numerose esposizioni, ha voluto donare una creazione che proprio nel territorio affonda le sue radici. Il gioiello sarà presentato dall’antropologa Adriana Gandolfi, presidente di Astra, nel corso di un evento culturale che si svolgerà domenica 28 novembre, alle ore 17,30 nel Museo delle Genti d’Abruzzo e nell’occasione sarà formalizzata la donazione. Sarà presente anche l’assessore alla cultura Mariarita Paoni Saccone, che ha dato il suo patrocinio all’evento.