Oggi si celebra la Giornata mondiale della Terra, è intitolata “Investi nel nostro pianeta”.
L’obiettivo è accelerare nella lotta contro il cambiamento climatico e mobilitare governi, cittadini e imprese a fare ciascuno la propria parte, consapevoli della situazione. Come hanno ricordato gli scienziati climatici delle Nazioni Unite: bisogna agire ora o mai più per contenere la febbre della Terra a +1,5 gradi rispetto al periodo preindustriale.
Il programma per la 52esima edizione della Giornata della terra punta a mobilitare, come negli scorsi anni, un miliardo di persone in tutto il mondo. Le iniziative italiane erano tradizionalmente incentrate sul Villaggio per la Terra di Earth Day Italia e Movimento dei Focolari, inaugurato a sorpresa da Papa Francesco nel 2016, a villa Borghese, all’indomani dell’accordo sul clima di Parigi.
L’istituzione della Giornata Mondiale della Terra avvenne nella data simbolica del 21 marzo 1970, a San Francisco, durante l’equinozio di Primavera della parte settentrionale del mondo. In tal sede si optò per universalizzare le celebrazioni attorno alla data simbolica del 22 aprile di ogni anno, un mese e un giorno dopo il medesimo equinozio. Soprattutto grazie alla diffusione delle reti ambientaliste stimolate dal progresso della rete, si è giunti negli anni ad avere una partecipazione sempre più capillare a questa iniziativa. Per dire, si stima come a partire dagli anni 2000 le associazioni partecipanti, partner o a supporto dell’Earth Day siano diventate più di 5000, con l’importante approvazione di importanti influencer ideologici. Queste manifestazioni si sono sempre celebrate nelle piazze più importanti del pianeta portando sovente alla realizzazione di grandi concerti con le esibizioni di artisti di fama mondiale.
Dieci impegni per il Pianeta
Cosa può fare il Governo?
Più rinnovabili: nel nostro Paese per fermare la dipendenza dalle fonti fossili e il ricatto del gas servono più efficienza e rinnovabili.
Più mobilità sostenibile: è importante incentivare sempre di più la mobilità sostenibile. Servono più colonnine di ricarica e più treni e autobus elettrici nelle città inquinate, più risorse ai Comuni per i Piani Mobilità sostenibile e gli spostamenti ciclopedonali.
Politiche climatiche più ambiziose: l’Esecutivo deve mettere in campo politiche più ambiziose in linea con l’obiettivo di 1.5 °C e deve prendere misure non più rimandabili come lo stop ai sussidi ambientalmente dannosi per far uscire il nostro Paese dalla dipendenza delle fonti fossili, a partire dal gas russo, accelerando lo sviluppo delle politiche di efficienza e delle fonti rinnovabili.
Più economia circolare: il Governo definisca una strategia e un piano nazionale che abbia al centro: mille nuovi impianti di riuso e riciclo, più controlli ambientali e dibattito pubblico nei territori, più semplificazioni e decreti End of waste, lo sviluppo del mercato dei prodotti riciclati.
Più coinvolgimento dei territori: su questo punto l’associazione torna a ribadire l’importanza di un maggiore coinvolgimento delle comunità locali attraverso il dibattito pubblico.
Cosa possono fare i cittadini?
Cittadini promuser: i produttori-consumatori della propria energia rinnovabile diventano protagonisti di un nuovo modello energetico sempre più distribuito, incentrato sulle fonti rinnovabili, in grado di contrastare in maniera determinante i cambiamenti climatici ma che permette anche alle famiglie di risparmiare sulla bolletta.
Fare una corretta raccolta differenziata: è fondamentale fare una corretta separazione domestica dei rifiuti finalizzata alla raccolta differenziata e seguire la regola delle tre R: riduci (è fondamentale ridurre la produzione di rifiuti all’origine), riusa (ogni prodotto va utilizzato più volte possibile), ricicla (partendo dal fatto anche un rifiuto può essere una risorsa).
Uno stile di vita più sostenibile: ogni cittadino nel suo piccolo attraverso uno stile di vita sostenibile può fare la differenza.
Orti urbani: dal verde urbano incolto alle aree degradate, tutto può essere coltivato e trasformato in terreno per piante officinali e fiori, ortaggi e frutta da destinare al consumo familiare. Gli orti urbani, in crescita costante, forniscono una soluzione efficace, assorbono i gas a effetto serra e sono anche spazi ideali per la salvaguardia della biodiversità e della vita di numerose specie, tra cui le api, una delle più attive famiglie di insetti impollinatori.
Una spesa intelligente e sostenibile: fa bene all’ambiente, al Pianeta e al portafoglio e permette di evitare anche lo spreco di cibo. Tra i consigli alla base di una spesa intelligente e sostenibile: optare ad esempio per prodotti freschi, a km 0 e con pochi imballaggi.