Il Lavoro è vita, e senza quello esistono solo paura e insicurezza. (John Lennon).
“Al lavoro per la pace” è lo slogan che i sindacati hanno scelto per la Festa dei lavoratori 2022. Dopo due anni di pandemia particolarmente difficili e nell’attuale momento tragico di guerra in Ucraina, il Primo Maggio 2022 assume un significato simbolico e profondo: confrontarsi sul presente per affrontare il futuro con responsabilità, visione e speranza.
La Festa del lavoro – o dei lavoratori – ha una lunga tradizione: il primo “Primo Maggio” nasce infatti a Parigi il 20 luglio del 1889. L’idea venne lanciata durante il congresso della Seconda Internazionale, in quei giorni era riunito nella capitale francese. Durante i lavori venne indetta una grande manifestazione per chiedere alle autorità pubbliche di ridurre la giornata lavorativa a otto ore. La scelta della data non fu casuale: si optò per il 1° maggio perché tre anni prima, nel 1886, una manifestazione operaia a Chicago era stata repressa nel sangue. A metà del 1800, infatti, i lavoratori non avevano diritti: lavoravano anche 16 ore al giorno, in pessime condizioni, e spesso morivano sul luogo di lavoro. Il 1° maggio 1886 fu indetto uno sciopero generale in tutti gli Stati Uniti per ridurre la giornata lavorativa a 8 ore. La protesta durò 3 giorni e culminò, il 4 maggio, col massacro di Haymarket: una vera e propria battaglia in cui morirono 11 persone.
L’iniziativa superò i confini e divenne il simbolo delle rivendicazioni degli operai che in quegli anni lottavano per avere diritti e condizioni di lavoro migliori. Così, nonostante la risposta repressiva di molti governi, il 1° maggio del 1890 registrò un’altissima adesione. Oggi quella data è festa nazionale in molti Paesi. Nel 1923, sotto il fascismo venne abolito il 1° maggio e la festa dei lavoratori confluì nel Natale di Roma (21 aprile), leggendaria data di fondazione della Capitale, nel 753 a. C. Nel 1947 infine la festa del lavoro e dei lavoratori divenne ufficialmente festa nazionale.