Agosto, il mese in cui le città si svuotano e mari e montagne si riempiono. Trovare un albergo libero nelle località più gettonate è difficile ma con un po’ di fortuna si può organizzare una vacanza piacevole anche all’ultimo momento. Tra città d’arte e natura, ecco una selezione di proposte per trascorrere al meglio, lontano dai circuiti più inflazionati, il mese che per tutti è simbolo di ferie, vacanze, libertà.
1) Pontedilegno-Tonale, nella natura a tempo di musica.
2) Langhe-Monferrato-Roero, tra i segreti della vendemmia.
3) Garda Veneto: cinema, musica e suggestioni medioevali.
4) Scanno e quei costumi tradizionali così amati dai fotografi.
Molto amato dai più grandi fotografi del mondo, il paesino di Scanno (Aq) in Abruzzo è sia una meta perfetta per le vacanze estive – lungo le rive tante comode spiagge consentono di prendere il sole senza soffrire il caldo del mare – che l’occasione per scoprire le meraviglie dell’artigianato orafo locale (la presentosa, il tombolo e l’amorino tra i monili più conosciuti e apprezzati). Per gli amanti delle tradizioni e della cultura, da non perdere i bellissimi costumi tradizionali di Scanno, in “odore” di candidatura Unesco, che negli anni hanno attirato nomi famosi della fotografia, da Henri Cartier-Bresson, a Mario Giacomelli, da Renzo Tortelli a Gianni Berengo Gardin e Ferdinando Scianna. Hilde Lotz-Bauer, storica d’arte, con le sue foto rese Scanno famosa in tutto il mondo, avventurandosi tra le vie del borgo tra gli anni 1933-1938 e ritraendo soprattutto donne nella loro vita quotidiana. Le immagini sono conservate nell’archivio Max-Planck, la Biblioteca Hertziana di Roma, e nel Kunsthistorische Institut di Firenze. ll 14 agosto per le vie di questo splendido paesino abruzzese le “sposine” con i capelli intrecciati a lacci immacolati aprono il corteo nuziale de Ju Catenacce, che accompagna la sposa prima in chiesa e dopo nella casa dello sposo novello e, visto dall’alto, sembra un catenaccio, da cui prende il nome.
La rievocazione trae origine dalle consuetudini nuziali, ma anche da un poemetto del 1706 dello scrittore Romualdo Parente che narra dei riti e delle tradizioni relative al matrimonio nell’Italia meridionale: “Zu matremonio azz’uso”. La festa termina in Piazza della Madonna della Valle dove si balla la danza della spallata, simile alla quadriglia, assaporando dolci tipici.
5) Tra atelier privati e studi artistici: incontri d’autore a Lecce.
6) La Riserva Naturale dello Stagnone, perla della Sicilia occidentale.
Sara Ficocelli, da LA REPUBBLICA, nella rubrica Viaggi, 23 agosto 2022.