Pagine di gioventù: “Un paese nel pallone”

Non per niente lassù, in cima al “campanaro”, cosa c’è?…Una palla bella grossa.

Durante l’intero decennio ’70, quasi tutti i ragazzi di Scanno in testa non avevano altro che il pallone. Complici le squadre di serie A: Inter, Juve, ecc. e ovviamente la Nazionale, passavamo interi pomeriggi a darsela di santa ragione in partite interminabili (a venti si cambia campo e primo a bere). Dopo quindi l’Edificio, Sant’Angiula, ogni cuttrillo, Sant’Antonio, il piazzale della pineta, qualche trasferta di nascosto alla Villa a piedi e ritorno e ogni angolo del paese, noncuranti delle solite sgridate: “se vi prendo quella palla ve la buco”, della Guardia e delle secchiate d’acqua, si aspirava ad entrare ormai maggiorenni nelle squadre dei più grandi. Le più ambite erano la Jolly Club e la Stella Rossa ma anche le giovanili Libertas e la Scannesina, e poi la Ragno Blu e la Camoscina. Fuori dalla cerchia, c’era anche una specie di squadra un po’ tanto speciale dove poteva giocarci chiunque purché fosse munito di un certo spirito e cioè quello degli Spenser, ovvero spensierati con la testa tra le nuvole.

Nei vari tornei estivi ogni partita era una battaglia. Gli incontri/scontri con la vicina Villalago, specialmente quando giocava la squadra del Jolly, erano ad altissima tensione come anche il derby con Frattura. Indimenticabili le partire contro Pescasseroli e San Donato Val Comino quando si spostava tutto il paese con 800/1000 spettatori al seguito. La passione e la voglia di stare insieme in quei frangenti era al massimo, nessuno voleva mancare, era come una festa, e a volte però ci scappava anche qualche azzuffata.

Si giocava di continuo, durante tutto il pomeriggio e la sera il campo nei pressi del lago era sempre pieno di ragazzi, anche villeggianti impegnati a dimostrare chi era il più bravo. Nel frattempo la mitica Stella Rossa con l’avvento di nuovi dirigenti cambiò nome in Soc. Sportiva Scanno e poco dopo, incorporandosi con il Jolly, divenne Unione Sportiva Scanno iscrivendosi per la prima volta al campionato di terza categoria. Così si diede inizio all’avventura; ci aspettavano nella Marsica, nella Valle Peligna e perfino ai confini con il Lazio. Il circolo con la sede, prima a fuori Porta della Croce e poi in via Silla, era sempre strapieno di gente. La squadra era di tutto rispetto, coriacea, forte in ogni reparto e scattante, con una dirigenza all’altezza i risultati non tardarono a venire conquistando in pochi anni la prima categoria a discapito di Aielli, Corfinio e Castel di Sangro. In tutto questo non ci fu solo l’aspetto agonistico ma tenne banco per diversi mesi una sfida inaspettata tra scapoli e ammogliati che coinvolse intere famiglie, specialmente i figli più piccoli che nel vedere correre i loro papà rimasero a dir poco stupiti e meravigliati nonostante un andamento rallentato da moviola con qualche liscio di troppo. Poi la trasferta ad Anguillara per il “Trofeo dei due laghi”, l’Inter contro tutti e le partite a San Lorenzo con in palio il classico agnello, mentre i giovanissimi della Libertas raccoglievano successi anche in campo interregionale facendo valere il nome di Scanno.

E ce ne sarebbero di nomi da fare; il talento non è acqua, a partire da Diodato, Pietro Romito, Loreto Santilli, Michele Solarino, Claudio De Cola, Mauro Adocchio, Ezio Macario in porta, ecc. ecc. Per la probabile formazione tipo di categoria non ci si poteva che affidare a Silverio Paletta, Piero Silla, Antonio (Rocca) Ciarletta, Matteo Paletta, Ruggiero Belgiovine, Angelo (Tod) Torrisi, Lino Quaglione, Franco D’Alessandro, Peppe Mancini, Ilario Tarullo e Alfonso Fusco. A disposizione: Eustachio (Pertica) Gentile, Marco (Zamora) Cosenza, Tullio Petrocco, Antonio (Peschetto) Di Croce, Riccardo e Michele Mancini, Bonifacio e Celeste Gentile, Enzo Mastrogiovanni ed Eustachio Contilli. Allenatori: Felice Ciancarelli e Liborio Gualtieri. Presidente: il grande Donato Tarullo.  

Fonte: Raccolta “Pagine di gioventù” (1959 – 1979) di Pelino Quaglione

Lascia un commento

error: Alert: Il contenuto è protetto!