Entro il 30 gennaio tutti gli studenti di terza media devono individuare quale percorso d’istruzione superiore seguire dal prossimo settembre. Dieci giorni dunque è il tempo rimasto a disposizione degli studenti e delle loro famiglie per scegliere la scuola superiore in cui inseguire il diploma. Molti avranno sicuramente già proceduto a finalizzare la domanda, ma non è escluso che tantissimi altri siano ancora in preda a dubbi e incertezze. Lo dimostra la grande affluenza agli Open Day supplementari che molti istituti hanno deciso di organizzare proprio in questi giorni. Una situazione che, ancor prima, aveva segnalato anche il portale specializzato Skuola.net nel suo Osservatorio sull’orientamento – realizzato intervistando 1.800 “licenziandi” – secondo cui, alla vigilia dell’apertura delle iscrizioni, addirittura 1 giovane su 4 non aveva ancora ben chiaro né l’indirizzo né tantomeno l’istituto di destinazione.
Ora però non ci si può più girare intorno. Una direzione va presa. Ma, per chi sta navigando veramente al buio, quali sono gli elementi da tenere in considerazione per evitare il più possibile di fare clamorosi errori di valutazione, che rischiano di condizionare in negativo i prossimi cinque anni di scuola? Il tempo per fare una scelta consapevole, per loro fortuna, ancora c’è.
Molto spesso quando si è indecisi, si sceglie di non scegliere. Ovvero di optare per un indirizzo scolastico che non specializzi eccessivamente lo studente, rimandando questa specializzazione al momento di scelta successivo, verso la formazione post diploma. Per questo, vista la nuova ampia offerta formativa dei licei, entrata a regime ormai da oltre dieci anni, è molto più facile che uno studente indeciso si orienti verso un liceo anziché su un istituto tecnico o professionale. Il che non sarebbe un problema eccessivo se poi lo stesso studente riuscisse a completare con successo un percorso di formazione post diploma, che sia una laurea, un ITS o un corso professionalizzante. In realtà, però quello che accade è che spesso non si riesce a fare ciò e quindi si rimane sul mercato del lavoro con il solo diploma di liceo, il che rende molto più difficile trovare un’occupazione. La scelta, quindi, è da ponderare con la massima attenzione in prospettiva posto di lavoro futuro.