Comunicato: È allarme inquinamento luminoso: guardare le stelle sarà sempre più difficile.
Le stelle stanno scomparendo. Tra i diversi tipi di inquinamento ne esiste infatti uno di cui però non si parla ancora abbastanza, forse perché non è sotto gli occhi di tutti, l’inquinamento luminoso, ovvero l’introduzione diretta o indiretta di luce artificiale nell’ambiente. Un problema talmente diffuso che è sempre più difficile trovare un luogo sulla Terra da cui guardare il cielo senza venire disturbati dalle luci prodotte da noi esseri umani.
Il pericolo ora si è trasformato in un SOS disperato: il cielo stellato sta svanendo in tutto il mondo a un ritmo più veloce del previsto, compreso fra quasi il 7% e il 10%, superiore rispetto a quello finora previsto sulla base dei dati dei satelliti. Se questa tendenza dovesse proseguire, un bambino nato oggi in un luogo dove sono visibili 250 stelle, quando compirà 18 anni potrà vederne appena 100, rilevano gli autori della nuova ricerca pubblicata sulla rivista Science e che ha come primo autore l’astronomo Christopher Kyba, del Centro tedesco per la Ricerca nelle Goescienze di Potsdam. È un vero e proprio coro a denunciare un cielo sempre più povero di stelle, considerando che i dati della ricerca sono stati raccolti nell’arco di 12 anni, tra il 2011 e il 2022, da 51.351 astronomi dilettanti, da oltre 19.000 luoghi, dei quali circa 3.700 in Europa e circa 9.500 in Nord America.
Questa ricerca della cosiddetta ‘Citizen Science’ (la scienza dei cittadini) è stata condotta nell’ambito del programma Globe at Night del NoirLab della Fondazione Nazionale della Scienza (NSF) degli Stati Uniti. Ovunque nel mondo, si legge nell’articolo, sta dilagando una sorta di manto luminoso costante, il cosiddetto ‘Skyglow’, che oscura progressivamente le stelle. È un fenomeno che continua ad aumentare nonostante le contromisure messe in atto per limitarlo, si legge in un commento della ricerca. L’inquinamento luminoso è un problema che ha molti effetti negativi, non solo sulla pratica dell’astronomia. Ha anche un impatto sulla salute umana e sulla fauna selvatica.
Inoltre, la mancanza delle stelle visibili è una struggente perdita del patrimonio culturale umano: fino a tempi relativamente recenti, gli esseri umani hanno avuto una visione impressionante del cielo notturno stellato e l’effetto di questo spettacolo notturno è evidente nelle culture antiche, dai miti che ha ispirato alle strutture costruite in allineamento con i corpi celesti, rileva Constance Walker, coautrice della ricerca e responsabile del progetto Globe at Night.