“La Pro loco Pescara Aternum, in collaborazione con la Galleria Spazio Bianco, ci accompagnerà in un suggestivo viaggio lungo il fiume Sagittario, vera e propria “via dell’acqua ” che dalle montagne che circondano il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise arriva fino al mare Adriatico. Attraverseremo la suggestiva Valle del Sagittario alla scoperta dei suoi borghi, incastonati come piccole gemme in uno scenario unico dal punto di vista paesaggistico, accompagnati dai racconti di vita di chi in questi territori ha deciso di restare o di tornare. A seguire, l’inaugurazione della mostra fotografica di Marinello Mastrogiuseppe “Valle del Sagittario, i paesi del cuore.”
Giulia Di Bartolo
La mostra “Valle del Sagittario, i luoghi del cuore” rappresenta una parte dell’Abruzzo montano, porta d’accesso al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, collocata nell’appennino centrale e descrive uno splendido angolo dell’Abruzzo caratterizzato da una natura incontaminata e da paesi tra i Borghi più Belli d’Italia. L’alta Valle del Sagittario, formatasi dalla millenaria erosione delle acque del fiume Sagittario, è caratterizzata, anche, dalla Riserva naturale Gole del Sagittario, Oasi del WWF e dall’incantevole Lago di Scanno a forma di cuore. La sua importanza naturalistica è nota anche al di fuori dei confini italiani ed è stata descritta dai viaggiatori del “Gran Tour”, nella metà dell’ottocento, in particolare dagli inglesi Richard Keppel-Craven ed Edward Lear, che hanno descritto il luogo come “pauroso e bello”. In particolare ad Anversa degli Abruzzi, Gabriele D’Annunzio vide lo scenario ideale per la sua tragedia “La fiaccola sotto il moggio” nel 1905. I paesi nella mostra fotografica sono: Cocullo, Anversa degli Abruzzi e Castrovalva, Villalago, Scanno e Frattura, quest’ultimo caratteristico borgo risorto dopo il devastante terremoto del 1915 e situato a 1.250 metri s.l.m.. Tutti i Borghi si snodano lungo la strada statale che sale fino a Passo Godi situato a 1.630 metri s.l.m. ambiente montano tra i più importanti d’Abruzzo un tempo via naturale del transito dei pastori transumanti, oggi meta degli appassionati della neve e dello sci oltre che amanti della natura. Il luogo offre molte ispirazioni in particolare i caratteristici accumuli di neve in dialetto locale: “le refane”, ripresi nella mostra.
Marinello Mastrogiuseppe