Comunicato stampa – “Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha firmato il cosiddetto Decreto Appennini per lo stanziamento di 30 milioni di euro destinati alla realizzazione d’investimenti diretti a incrementare la competitività e la sostenibilità del settore turistico nelle regioni della dorsale appenninica, tra cui l’Abruzzo.
È un grande risultato per i soggetti esercenti impianti di risalita a fune e di innevamento artificiale, imprese turistico-ricettive, imprese di ristorazione e scuole di sci che svolgono la propria attività nei comuni ubicati all’interno dei comprensori sciistici, un primo passo per contare sempre di più, un primo passo di cui siamo stati protagonisti anche noi abruzzesi”. Lo afferma il senatore di Fratelli d’Italia Guido Liris.
“I beneficiari delle risorse individuate dal decreto sono soggetti che svolgono la propria attività nei comuni ubicati all’interno dei comprensori sciistici dell’area geografica indicata nel decreto che, tra il 1° novembre 2022 e il 15 gennaio 2023, hanno subito una riduzione dei ricavi almeno del 30% rispetto a quelli realizzati tra il 1° novembre 2021 e il 15 gennaio 2022”, ricorda Liris.
“I progetti presentati sono finanziati per un massimo di 3 milioni di euro e devono riguardare la realizzazione di uno o più interventi di ristrutturazione, ammodernamento e manutenzione di sistemi di innevamento delle piste, impianti di risalita a fune, stabilimenti termali, strutture turistico-ricettive, strutture connesse alle attività di ristorazione o strutture in uso alle scuole di sci”, continua il senatore, che pone l’accento su “l’importanza del decreto per l’intero comparto che esce da una stagione negativa dovuta alla scarsità di precipitazioni nevose”.
“Il governo Meloni dimostra di credere nella montagna”, chiosa Liris, “difatti per la prima volta si ragiona su un piano strategico che consenta di supportare questo segmento altamente qualificante del panorama turistico italiano, incrementandone il livello dei servizi, della sicurezza, della sostenibilità e della destagionalizzazione”.