Il termine Fotografia deriva dalla composizione delle due parole grechephòs (luce) e graphè (grafia / scrittura) e, come informa il suo significato etimologico, vuol dire scrivere, o più propriamente, disegnare con la luce.
Negli scatti di Nicola (Niko) Piscitelli, rigorosamente in bianco e nero, ritroviamo entrambe le caratteristiche, che accentuano le figure dei soggetti, vive e in movimento, dove la luce s’impone e le esalta. La sua è una forma d’arte che genera emozioni attraverso lo sguardo; è il racconto di una storia, la storia dell’attimo che rivive attraverso il ricordo. E poi è una sorta di diario personale: il tempo che passa, l’immagine di com’eravamo e il desiderio di renderla esclusiva, diventa la sua missione.
Di origini scannesi e romano d’adozione, Niko deve il suo approccio alla fotografia nel momento in cui ricevette in regalo una Yashica FX-3 analogica. È appassionato di arte in ogni sua forma, in particolare di musica, e con i suoi scatti cerca di dare risalto ai dettagli che più catturano la sua attenzione. Ammira i capolavori dei grandi fotografi che hanno esaltato le meraviglie del nostro paese, quando non era ancora contaminato dal progresso, che hanno avuto la sensibilità e l’intuito di rendere immortali momenti quotidiani dei nostri avi.