Documento originale della fondazione del giornale LA FOCE
Defunti (sopra sono riconoscibili, in prima fila da sinistra: Liborio Serafini, Ennio Pagliari, Gaetano Pagliari (Tanino); Abele Celidonio, con dietro Gentile Rapone. Ultimo a sinistra Marco Notarmuzi, vicino a Guido Paulone, vivente, durante l’assemblea sociale dell’anno 2007):
Liborio Caranfa; Ettore Carfagnini; Abele Celidonio; Aldo Ciarletta, Dante Colarossi; Gaetano Colarossi,
Antonino Cosenza (Tonino), Aureliano del Fattore, Ildo Di Bartolo, Giuseppe Fronterotta, Pietro Fronterotta,
Francesco Gualtieri (Ciccio), Eliseo Lavillotti, Dino Mancinelli, Alberto Milano, Marco Notarmuzi, Ennio Pagliari, Gaertano Pagliari (Tanino), Arduino Paulone, Ermanno Paulone, Giorgio Paulone, Ascanio Petrocco, Pasquale Quaglione (Nino), Luigi Ramaccioni, Carmelo Rossicone, Giacomo Rotolo, Quintino Ubaldi.
Viventi (sotto un momento dell’assemblea sociale dell’anno 2009):
Gregorio Ciancarelli; Guido Paulone; Franco Sero.
Pasqualino Quaglione, Ennio e Tanino Pagliari, studenti a Roma, già nel 1936 provarono a stampare "La Foce". Ne è testimonianza la testata, disegnata da Ascanio Petrocco, utilizzata ancora oggi. Il tentativo fu bloccato dalla censura fascista. Pubblichiamo ora le autorizzazioni ottenute solo il 4 ottobre del 1945, precisamente un anno dopo l'uscita del primo numero.
