Risale a una data che diventerà storica, il 25 aprile 1936, un primo tentativo di fondare il giornale, come documentato dal rarissimo documento sopra riportato; il disegno della testata, fatto dal compianto Ascanio Petrocco, ma la censura ne vietò l’uscita. Il primo numero è del 4 ottobre 1944. La Foce ha festeggiato i suoi primi 76 anni. Anche il Presidente Ciampi inviò i suoi saluti in occasione dei 60 anni dalla fondazione, al cui progetto aveva partecipato, durante l’inverno del ’43, insieme al suo maestro Guido Calogero, confinato a Scanno con la famiglia. Essi incontravano i giovani studenti di Scanno nei locali della biblioteca comunale, allora ubicata in Via Abrami, di fronte all’Auditorium che Ciampi, cittadino onorario di Scanno, intitolerà proprio a Calogero. A destra la locandina relativa ai festeggiamenti per il 75° compleanno. Nostra intenzione era quella di proporre il presente lavoro nel 2020; la pandemia ha rallentato anche le nostre iniziative, ma non le ha arrestate. “Al servizio dell’informazione e della cultura dal 1944“; questo lo slogan sulla testata, che riassume il segreto del successo di questo piccolo miracolo di longevità e vitalità. Informazione, cultura e servizio sono da sempre le parole d’ordine del nostro sodalizio, alfiere della conservazione e promozione di un’identità millenaria, in un mondo che “pialla” le differenze, al servizio del conformismo culturale ed economico imperante. Per questo la Foce è un importante patrimonio culturale di Scanno.
È come un parente caro, di cui si sente la mancanza soprattutto quando lo si è perduto. Noi tutti dobbiamo contribuire a far sì che La Foce possa continuare a esistere. Finora la sua sopravvivenza è stata possibile grazie all’impegno volontario dei redattori e di tanti cittadini, che hanno prestato la propria opera intellettuale e, spesso, anche manuale, a favore dell’Associazione.
La sincera sorpresa di coloro che vengono a contatto con la nostra esperienza e le nostre attività, in un borgo di poche centinaia di persone, è forse riconducibile a un senso di nostalgia per le proprie radici, ormai perdute o confuse, e alla contemporanea gioia per la sopravvivenza di un “fenomeno” che tiene accesa la fiammella di una gloriosa tradizione culturale.
Giorgio Morelli, che personifica lo spirito del nostro sodalizio, è autore dell’indice generale del giornale, dall’ottobre del 1944 al dicembre 2014.
Noi abbiamo raccolto il testimone, completandolo fino al dicembre 2020 e cercando, da dilettanti, di continuare a utilizzarne le sofisticate tecniche e competenze, acquisite da Giorgio in oltre 60 anni di ricerche archivistiche e storiche. Questo lavoro diventa strumento di assoluta rilevanza se utilizzato per la ricerca nella raccolta completa, in formato digitale, del nostro periodico. È di certo l’attività di maggiore importanza prodotta da quando abbiamo assunto la presidenza del sodalizio, nell’agosto del 2003.
Come tutti gli indici è incompleto e contiene imprecisioni, di cui ci scusiamo con i lettori-naviganti ma, omissioni ed errori, non ne sminuiscono il valore, del quale ci siamo completamente convinti proprio durante questa attività.
Vi chiamiamo “naviganti” non solo per l’utilizzo dello strumento informatico; usiamo il termine perché vi accorgerete che la consultazione di questo enorme archivio vi trasporterà in mare aperto, facendovi fare un viaggio nel tempo, nel nostro tempo andato. Un viaggio che vi aiuterà a recuperare ricordi personali e collettivi, solo assopiti, facendoli riemergere dai cassetti più nascosti dei vostri vecchi armadi.
Scanno potrà sopravvivere solo se non disperderemo questo patrimonio, importante àncora di salvezza, perché ricco di valori che, sempre più nel futuro, saranno rari e ricercati, non solo da tutti noi che li abbiamo custoditi, ma anche dai viaggiatori più esigenti, che vogliono condividere l’esperienza di vacanza come un cittadino, temporaneamente residente nel luogo visitato.
Nei primi 76 anni di pubblicazione sono stati prodotti 577 numeri, che hanno “coperto” 912 mensilità; infatti se nel 1945 uscirono 27 numeri, già dal ’48 la pubblicazione assunse per qualche anno frequenza mensile; quindi i numeri si diradarono a 7/9 all’anno.
Negli ultimi 20 anni la frequenza di uscita si è stabilizzata su sei numeri annui, senza considerare numeri speciali, in occasione di eventi eccezionali. Ciò non deve però trarre in inganno, poiché La Foce si è trasformata negli ultimi decenni, da giornalino di cronaca a rivista di approfondimento, senza rinunciare a informare dei fatti locali.
Non a caso è forse l’unico giornale al mondo che si legge “al contrario”, dalla fine, cominciando dalle “cose di casa”, dove si riportano le notizie sulle nascite, i matrimoni, i lutti e le ricorrenze. Si consideri che nei primi 40 anni, i 358 numeri pubblicati, contenevano in totale 1.477 pagine, con una media di 4,1 pagine a numero; ma nei 36 anni successivi, i 218 numeri ne contenevano 3.256, con una media di 14,9, media che, negli ultimi 15 anni, si è attestata a circa 20 pagine a numero. Considerando anche il formato di stampa A3, si può apprezzare lo sforzo di arricchimento compiuto, fino all’introduzione del colore, nell’aprile del 2018.
Oltre che documento prezioso di raccolta di migliaia di schede di autori, argomenti, località ecc…, si propone come insostituibile strumento di ricerca e studio, per le generazioni presenti e future: uno scrigno della nostra storia.
Incalcolabile il valore di studio per le tradizioni folkloriche, censite e catalogate, senza dimenticare le centinaia di poesie in dialetto, le storie, i personaggi, le cronache e i racconti. Come accennato sopra, insieme all’indice pubblichiamo la raccolta completa del giornale, dal 1944 a tutto il 2020. Impossibile pubblicare la versione cartacea degli anni dal 1984 al 2020.
Chi possiede la raccolta dei primi 40 anni sa che i due ponderosi volumi comprendono in totale 1.477 pagine. I successivi 35 anni ne comprenderebbero circa 3.280, dello stesso formato! (Nella foto a sinistra i due volumi dei primi 40 anni e i cinque fatti rilegare da una nostra associata, fino all’anno 2018). Ci dobbiamo pertanto “accontentare” di realizzare una raccolta “virtuale”, che raccoglie però tutti i 76 anni di pubblicazione.
Un omaggio e un grazie sincero alle centinaia di giovani e meno giovani scannesi che hanno contribuito, in tre quarti di secolo, alla conservazione di questo tesoro, che un’intera comunità ha alimentato con le sue conoscenze, passioni, polemiche, storie, sentimenti, cronache e ricordi. Un grazie enorme a Giorgio Morelli, autore dell’indice, da me solo completato. Donato Rossicone si è occupato della preparazione dei files, curando le applicazioni per la ricerca, la selezione e la consultazione delle scansioni, effettuate, per i primi due volumi, da Angelo Fusco e Giovanni Cellitti. Federico Di Cesare ha realizzato il nuovo portale dell’Associazione, i sistemi di sicurezza e la parte commerciale. L’ augurio è che questo lavoro possa suscitare, soprattutto fra i più giovani, uno stimolo a interessarsi della Foce, condividendone lo spirito e gli scopi, nella convinzione che essa possa, anche nel futuro, rappresentare un luogo di dibattito costruttivo e di memoria del glorioso passato della nostra comunità, stimolando alcuni di loro a restare a Scanno o, almeno, a tornarci spesso.
N.B.
L’accesso alla consultazione dell’indice (nella sezione successiva) è gratuito, per consentire ai tanti che hanno collezionato, durante tre generazioni familiari, tutti i numeri, di svolgere le ricerche di interesse. Per coloro che non hanno questa possibilità, nella sezione “Raccolta” è disponibile la richiesta di abbonamento alla consultazione telematica dei 577 numeri dell’intera raccolta. Ovviamente ciò è possibile anche per coloro che vogliano disporre di ricerche non possibili attraverso il solo indice (ad esempio sulle cose di casa, su alcune rubriche ecc..).
Pasquale Caranfa
Presidente Associazione culturale LA FOCE